Verso le Giornate teologiche (III). Indicazioni per una vita di preghiera degna di questo nome

 
verso le giornate teologiche iii
 

Si terranno il 10 e l’11 settembre le Giornate teologiche dell’Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione di Padova, un appuntamento storico di approfondimento e dialogo per l’evangelismo italiano in rete con quello internazionale. Quest’anno le GT avranno come tema “La preghiera, questa sconosciuta”. In vista del convegno, ecco qualche libro che può essere utile nella preparazione. 

David MacIntyre, Una vita di preghiera, Caltanissetta, Alfa&Omega 2019, pp. 110.

Una vita di fede veramente autentica vive per mezzo della preghiera, respira attraverso la preghiera, si alimenta con la preghiera. Ma come pregare? Con quale atteggiamento affrontare un così importante impegno? Cosa dire? Quali parole usare? 

David MacIntyre (1859-1938) è stato pastore scozzese e direttore del Glasgow Bible Training Institute. In questo fornisce indicazioni utili su come vivere e affrontare quell’aspetto della vita cristiana importantissimo quale la preghiera. Nel farlo, è stato capace di delineare una teologia biblica della preghiera arricchendola di esempi di fede tratti dalla storia della chiesa. 

Il “non cessate mai di pregare”, esortazione dell’apostolo Paolo (1 Tessalonicesi 5,17) è il primo incoraggiamento che l’Autore ci dà. La preghiera è una componente essenziale e continua, praticata in ogni circostanza, affinchè nuove e “fresche sorgenti della devozione” (p.22) possono scorrere nella giornata.

La preghiera non è però un impegno facile da mantenere. È necessario un luogo quieto, un tempo da dedicare in cui meditare su Dio e avere intimità con Dio. Tempo e luogo per pregare sono essenziali per la preghiera, così come Elia che si ritirò sul monte Carmelo (p. 29), così come Gesù era solito ritirarsi in luoghi isolati per pregare (Luca 5,16). 

Una vita di preghiera però necessita anche un cuore quieto che ha la consapevolezza di essere accettato davanti a Dio, di ricevere la grazia dello Spirito Santo senza il quale ci è impossibile pregare e che è necessario ricevere “illuminazione, consolazione, stimolo e rimprovero” (p.37) dalla parola di Dio. Per una vita di preghiera costante e profonda è anche necessario dirigere la mente e quindi pensare alla consapevolezza di essere alla presenza di Dio. La lucidità della riflessione nella preghiera ci permette di essere sinceri davanti a Dio e affidarci completamente con fede al Dio che ci ha salvati. 

Per l’A, pregare non significa solo elencare una lista di bisogni a cui Dio deve sottostare; piuttosto la preghiera è relazionarsi con Dio riconoscendo le benedizioni che Dio elargisce o ha elargito misericordiosamente per la nostra vita: una vita redenta, rinnovata, ristabilita. Ringraziare Dio per la sua redenzione e pensare alle benedizioni di Dio, che inevitabilmente ci riconducono alla sua opera di salvezza compiuta nelle nostre vite, ci darà più consapevolezza e timore di contemplare nel nostro tempo di preghiera la perfezione di Dio. 

Ciò porta inevitabilmente a rafforzare sempre di più la dipendenza da Lui e la necessità di comunione con Dio. La preghiera per MicIntyre non è solo contemplazione, ma è anche confessione. In preghiera è necessario essere espliciti, sinceri e riconoscere e confessare il proprio peccato. Infine, nel momento più intimo con Dio possiamo chiedere e porre le nostre istanze.

Lutero diceva: “Nessuno riesce a credere quanto sia potente la preghiera, e cosa sia capace di compiere, tranne quelli che l’hanno appreso per esperienza”. Questo libro è un primo passo per avere indicazioni per entrare nel mondo della preghiera e sperimentarne la potenza. Tante indicazioni pratiche, tante considerazioni profonde, tanti stimoli nascono dalla lettura di questo piccolo libro che riaccendono la passione per la preghiera e incoraggiano la sua pratica nel modo migliore possibile. 

Puntate precedenti:
“Verso le Giornate teologiche (I). Un appello per una riforma spirituale” (12 agosto 2021)
Verso le Giornate teologiche (II). Se una preghiera biblica diventa un cattivo modello di preghiera” (17 agosto 2021)