L’impatto che Hans Nielsen Hauge ebbe in Norvegia è stato riconosciuto da tutti gli storici del Paese. La prosperità di cui godono i norvegesi può essere fatta risalire anche all’opera che Dio ha compiuto tramite Hauge.
Ai giorni nostri, quando la cultura secolare (e purtroppo anche quella evangelica) dice "credi in te stesso", "segui il tuo cuore" e "fai ciò che ti rende felice", Calvino ci ricorda che la parola di Dio dice: "metti in discussione le tue motivazioni", "il tuo cuore è pieno di idoli" e "rinnega te stesso".
Se uno sta cercando un libro breve, chiaro e allo stesso tempo profondo sulla vita cristiana, questo libretto è davvero d’oro.
Dalla caricatura di un Calvino freddo, rigido e spietato si verrà a conoscenza delle vere caratteristiche di questo uomo di Dio: appassionato di Dio, amante e proclamatore instancabile della Parola e servitore zelante della chiesa di Cristo.
Certo, può simboleggiare la penitenza, il lutto per il peccato e la consapevolezza della mortalità, ma rischia di comunicare un altro messaggio?
Cos’altro c’è da dire sulla dottrina della giustificazione dopo la dichiarazione congiunta del 1999 tra cattolici e luterani?
Ogni tanto la domanda ritorna: Karl Barth era evangelico? O meglio: gli evangelici considerano Barth uno di loro? Le risposte dipendono da chi e da dove sono date.
Come ai tempi di Machen, anche oggi il liberalismo nelle sue versioni aggiornate colpisce al cuore la dottrina della Scrittura.
C’è una grandissima differenza di atteggiamento nei confronti di Gesù il Signore, tra liberalismo moderno e cristianesimo.
Il Natale è l'occasione per celebrare la volontà trinitaria manifestata in un disegno benevolo, per un'eternità di gioia alla presenza del Dio tre volte Santo. Buon Natale.
Abbiamo pensato ai regali, al pranzo, agli inviti, alcuni al presepe … ma abbiamo una teologia biblica dell’incarnazione per fare vera festa?
Come “è venuto” il Figlio di Dio? Per salvarci da cosa? E in che modo ci salva? Soprattutto, era proprio necessario che si incarnasse?
Per un evangelico, chinarsi davanti al papa è una contraddizione insieme spirituale, morale e teologica
In un mondo segnato dalla divisione e dalla discordia, il trattato di Zanchi sulla legge offre non solo uno spaccato della teologia riformata del Cinquecento, ma anche un messaggio attuale di speranza e riconciliazione.
Quanti evangelici italiani sono donne e uomini dall’identità solida, dalla scolarità difendibile e dall’unità vissuta? Forse uno dei problemi dell’Italia evangelica è che queste persone sono ancora troppo poche per fare una vera differenza.
Ribadendo l’importanza fondamentale dell’identità cristiana e della libertà religiosa, si impegnarono affinché le confessioni cristiane non godessero di spazi di privilegio alcuno, ma che piuttosto, attraverso le sue leggi, lo Stato esercitasse il dovere di garantire uguali diritti ad ogni individuo, compresa la libertà di educare e istruire secondo la propria visione del mondo.
La deriva del liberalismo è stata quella di annullare la distanza che separa il Creatore dalla sua creatura, assumendo una posizione filo-panteistica. Ubriacatosi dell’elisir razionalistico e immanentistico, il liberalismo è arrivato ad affermare che l’uomo stesso non è altro che “parte della vita di Dio” (p. 76).
Zanchi verrà ricordato per essere stato un convinto ed erudito teologo riformato, disposto ad abbandonare la propria patria e a spostarsi di città in città pur di continuare a predicare e a insegnare ciò che egli riteneva più in linea con l’insegnamento della Scrittura.
Jan Hus comprese che il Vangelo non era esclusivo appannaggio delle classi benestanti, ma che, al contrario, esso doveva essere traducibile a qualsiasi fascia della società, sia essa maschile che femminile.
Oltre ad essere stato un prolifico autore, è stato anche un infaticabile predicatore che visitava le chiese su tutto il territorio scozzese.
Ci sono due tipi di teologi: uno che tende ad incoraggiare, l’altro che tende a sfidare.
Ci sono almeno quattro motivi per cui l’opera di Edgar deve essere riconosciuta come un contributo importante per l’apologetica evangelica a cavallo tra la fine del Novecento e l’inizio del nostro secolo.
Una chiesa “dressée” è una chiesa che impara ad essere tale, ad esempio, dal capitolo 4 della lettera di Paolo agli Efesini. Una chiesa ordinata infatti muove i suoi passi riconoscendo prima di tutto di essere composta da membri che godono dell’unità data da una sola fede in un solo Dio.
Vero è che le decisioni del Cammino sinodale sono, da anni, già realizzate all’interno delle chiese che si dicono “luterane” in Germania. Esse lo sono di nome, ma la loro vicinanza a Lutero è tutta da dimostrare.
Il 2023 segna il centenario di Francesco Turrettini (1623-1687), uno dei grandi teologi moderni della fede evangelica. Per accompagnare il centenario ed offrire saggi di studio, la rivista Studi di teologia è uscita con un fascicolo celebrativo (il n. 69) dedicato al teologo lucchese-ginevrino.
Per Murgia femminismo queer e cattolicesimo non solo sono conciliabili, ma anzi, la fede avrebbe da imparare dal movimento femminista. Le domande da cui è partita e le premesse di metodo sono già di per sé indicative del tipo di fede a cui fa riferimento.
Se desideriamo vedere una riforma nel nostro paese dobbiamo cominciare ad investire seriamente su famiglia e scuola. Il Seminario “Famiglie che educano” è uno strumento semplice per cominciare a farlo.
Tangentopoli, affittopoli, parentopoli … ora il Qatargate. Tutti frutti marci di una cultura malata che abbisogna di una riforma spirituale.
Ambrogio incarna la transizione propria del cristianesimo di fine IV secolo che, se da un lato, mantiene forti agganci all’insegnamento biblico, dall’altro scivola verso forme di “regime di cristianità” dove la chiesa intrude negli affari dello Stato.
Dei puritani si parla spesso e molto volentieri come ad un movimento chiuso e intollerante verso l’esterno, senza però considerare la ricchezza del loro modo di vivere l’evangelo in modo integrale. C’è qualcosa da imparare?