Ci troviamo davanti alla strana e incoerente combinazione di relativismo e intollerante assolutismo morale. "Chi sei tu per giudicare?".
Il Mare che lambisce le nostre coste è stato per secoli fonte dello sviluppo delle civiltà che vi si affacciavano grazie al clima, al suo ecosistema, alle condizioni di vita generalmente favorevoli che garantiva
La politica altro non è che un miscuglio di antiche e sempre redivive eresie applicate al vivere comune. Se uno vuole capire la politica, deve studiare le eresie cristiane.
A soli 80 chilometri da Roma, nell’Agro Pontino, Balbir ha lavorato in condizioni di schiavitù per una retribuzione che variava tra i 50 e 150 euro al mese.
Dal 17 al 22 maggio 2025 si è svolto a Wisła (Polonia) lo European Leadership Forum. Durante la conferenza erano attivi 30 networks, cioè sessioni su specifici temi. Tra questi vi era il network Politics and Society, aperto a chi è coinvolto direttamente nello spazio pubblico o è interessato a questo ambito.
La nuova prospettiva critica aspramente la “vecchia” prospettiva associata alla lettura protestante storica di Paolo e della giustificazione.
Soli Deo gloria è la medicina contro tutti i M*GA.
Nelle città universitarie le chiese evangeliche sono sempre sfidate a pensare a come la testimonianza dell’evangelo possa interfacciarsi con l’università.
Il cibo è memoria, cultura, rito, comunione e, in Italia, in particolare, spesso diventa identità, senso di appartenenza e fulcro della socialità
Alcuni passaggi del Sermone sul Monte sono diventati, infatti, massime utilizzate anche nel linguaggio comune.
Tutti hanno un’idea di cosa significhi la parola cultura. Sebbene le arti ne siano una parte importante, la cultura è un concetto molto più ampio.
C’è un senso più profondo per il quale è possibile celebrare le donne?
Quando soffre la libertà religiosa, tutte le libertà sono compresse se non compromesse.
Sono atei perché rifiutano l’autorità suprema della Bibbia per tutte le sfere della vita, ma qualificano il loro ateismo come “cristiano” perché vedono ancora un certo valore nella Bibbia.
Il dibattito tra scienziati credenti e scienziati atei sul tema si è fatto molto acceso negli ultimi.
È noto che la cultura italiana è povera e scadente quanto a civismo.
Bavinck ci è noto soprattutto come teologo, ma non era così ai suoi tempi, quando tra i riformati olandesi non accademici divenne noto piuttosto come pedagogo.
Le competenze di vita si apprendono vivendo e la vita va oltre la scuola.
Nel mondo della post-verità, i fatti hanno un ruolo marginale e non ci si interroga tanto sul perché delle cose, ma su come le cose ci fanno sentire
Molto meglio sembra recuperare il ritmo biblico di lavoro e riposo...in cui il “crescere e moltiplicarsi” è compensato dal “riposo” e dalla celebrazione del lavoro svolto. Questo non richiede una decrescita, ma una riforma della cultura.
L’ora di religione va ripensata o abolita?
Le sfide per rendere le chiese, le famiglie, le comunità dei luoghi accessibili non solo sul piano spaziale, ma soprattutto culturale, amicale, affettivo e spirituale sono enormi.
Storicamente e tragicamente, l’analfabetismo biblico in Italia è altissimo. Alla secolare ignoranza si è aggiunto lo scetticismo nei confronti della Scrittura.
Le strutture fondative della famiglia e le differenziazioni al suo interno sono ò stabilite dal Creatore e non dalla natura né dalla cultura, e sono descritte nella rivelazione ancora prima delle sue deviazioni. La Bibbia ci offre un catalogo di deviazioni che sono lì a confermare costantemente la bontà del progetto originario divino che abbiamo abbandonato, il fallimento umano nel realizzarlo e il bisogno di redenzione in Cristo per restaurarlo e risanarlo.
Il compito di assimilare, nutrire e praticare un’etica pubblica all’altezza dell’evangelo è tra le sfide più impegnative ed urgenti che l’evangelicalismo ha davanti a sé.
Ma cosa c’entra l’evoluzione con la famiglia, la sua identità e la sua storia?
Il futuro dell’apologetica sarà narrativo, oppure la difesa della fede perderà in rilevanza perché continuerà ad insistere su domande che pochi fanno e a battere su punti che pochi considerano decisivi.
La testimonianza di Ayaan Hirsi Ali merita molta attenzione.
Quante volte gli evangelici italiani sono stati tacciati di essere “strani”, “diversi”, “stranieri”, “non proprio italiani”...Semplicemente, rivendicano il loro essere italiani diversi, diversamente italiani: evangelici italiani.
Ci sono almeno due profili che devono attirare l’attenzione di chi ha a cuore la laicità nel quadro del rispetto della libertà religiosa e del pluralismo confessionale.