“Mercoledì universitario”, goccia evangelica nel mare dell’università
Nelle città universitarie le chiese evangeliche sono sempre sfidate a pensare a come la testimonianza dell’evangelo possa interfacciarsi con l’università. La nostra chiesa è in un quadrante di Roma dove l’Università Roma Tre è uno dei poli di attrazione e di eccellenza dell’area. Ogni anno cerchiamo di farci la domanda: “il fatto di vivere con un’università vicino come impatta la vita della chiesa?”. Negli anni abbiamo intrapreso iniziative e organizzato attività.
Quest’anno, si è da poco concluso “Mercoledì universitario”, un progetto della Chiesa Breccia di Roma San Paolo presso il Caffè Letterario di Via Ostiense 95. Si è trattato di due serate tematiche che hanno creato uno spazio per la promozione del pensiero evangelico e al servizio del dialogo con il mondo accademico romano,
Nella serata del 12 marzo, il primo appuntamento, il tema trattato è stato quello della famiglia con la presentazione del fascicolo “Famiglie che educano”, Studi di teologia N. 71 (2024), che ha visto interloquire Lucia Stelluti, pedagogista evangelica, e Andrea Casavecchia, docente di sociologia della famiglia presso l’Università Roma Tre.
Casavecchia ha mostrato interesse verso la prospettiva evangelica della famiglia. Nel suo intervento, pur considerando che la scuola ha un ruolo significativo ma comunque circoscritto nell’ambito dell’educazione, ha posto un interrogativo centrale: se la relazione genitore-figlio è “asimmetrica” (fatta da due posizioni diverse) anche se paritaria (tra due persone) in che modo l’educazione, che richiede accompagnamento, può essere praticata in modo efficacemente?
Stelluti ha sottolineato la responsabilità familiare educativa, come un fattore sociale e non antisociale. La famiglia non è chiusa in sé stessa e soggetta ai rischi di tutte quelle forme sociali prive di rendicontazione, ma neppure è una comunità indistinta. Il compito educativo, in accordo con il principio di sovranità di sfere della famiglia, deve vivere in un equilibrio continuo tra individuo e comunità, favorendo il benessere di entrambi. Ciò permette alle famiglie come comunità educanti di assumere il proprio ruolo pubblico, pro-sociale e anche contro-culturale, in interazione e collaborazione continua con altre sfere della società.
Se la scuola statale ha un ruolo circoscritto, allora serve una proposta scolastica ampia e diversificata, il più possibile diffusa, nella quale ci sono più soggetti, diversi tra loro per visione pedagogica, che operano in modo libero nel campo dell’istruzione. Dove c’è pluralismo educativo le famiglie possono esercitare una scelta consapevole! La serata ha provato a portare un contributo evangelico al tema del pluralismo e di farlo in dialogo con il mondo dell’università.
Nella serata del 9 aprile è toccato alla transizione ecologica, con la presentazione del fascicolo “Transizione ecologica”, Studi di teologia - Suppl. N. 20 (2022), con il contributo di Gianluca Piccirillo, ingegnere e pastore evangelico, e Mirko Daniel Garasic, docente di filosofia morale a Roma Tre. Piccirillo ha giustamente affermato che la prospettiva cristiana ha a che vedere con una responsabilità sia personale, che promuove sobrietà nello stile di vita, sia sociale, e quindi culturale: una responsabilità diffusa sensibile alla giustizia e ad un’etica per l’ambiente sana e sostenibile nella scuola, nella famiglia, nei luoghi di lavoro, nelle università. La serata ha cercato di mostrare che il pensiero evangelico non è solo “spiritualista” (cioè interessato alle dinamiche del cuore), ma olistico (cioè abbracciante la vita intera).
Per una chiesa evangelica non è semplice stabilire un contatto significativo con l’università. Siamo in cammino. “Mercoledì universitario” nasce con il desiderio di creare occasioni di dialogo e testimonianza su temi attuali attraverso la divulgazione di una prospettiva evangelica. Questa prima edizione è stata l’occasione per testimoniare che nonostante gli evangelici siano meno dell’1% in Italia, in un contesto a maggioranza cattolica, all’ombra di una delle Università più grandi della città (Roma Tre), dei centri di potere pubblico (Regione) e imprenditoriale (PWC), è possibile essere testimoni di una visione del mondo biblica integrando evangelizzazione e cultura.