La critica evangelica al cattolicesimo deve andare oltre l’antagonismo culturale, emotivo e politico a Roma. Deve essere fondata sulla Scrittura e nutrita da una visione d’insieme.
L’impatto che MacArthur ha avuto sul mondo evangelico e, in una certa misura, anche nella società americana vissuta a cavallo del XX e del XXI secolo è sicuramente degno di nota.
I musulmani potranno anche parlare di rivelazione scritturale, della storicità di Adamo e della purezza di Cristo, ma sarà solamente attraverso la rivelazione particolare, cioè la conversione al vero Dio, che riconosceranno la Bibbia come Parola di Dio, il loro peccato in Adamo e la loro salvezza in Cristo
A 70 anni di distanza dalla fondazione, l’IBI mantiene la visione evangelica al servizio della formazione teologica nell’ambito delle Assemblee di Dio in Italia.
Autore di più di 100 libri di teologia e di critica biblica (alcuni dei quali pubblicati in italiano da Claudiana), Walter Brueggeman (1933-2025) è stato uno studioso americano dell’Antico Testamento che ha fatto sentire la sua voce anche fuori dal campo degli specialisti della materia.
Alla fine degli studi in facoltà di Gordon-Conwell, i Keller erano persone teologicamente diverse da come erano entrate.
Kathy è stata la principale collaboratrice del marito in tutto quello che Tim Keller è stato e ha fatto...Senza di lei, non ci sarebbe stato lui.
Senza fare molti viaggi, Keller ha sviluppato una teologia metropolitana abbinandole un’ecclesiologia metropolitana
Qualche settimana fa, la Chiesa Evangelica Battista di Quart, a Valencia (Spagna), ha comunicato il decesso di Juan Samuel Escobar Aguirre, 90 anni compiuti. Cosa possiamo dire ancora di Samuel Escobar che non sia già stato detto?
Murray ha rappresentato al meglio la teologia sistematica di taglio esegetico, essendo una figura di cerniera tra il vecchio e il nuovo mondo.
Michelangelo vede la grazia di Dio come dono, enfatizzando la sua estrema peculiarità. Essa non può essere né prodotta, né acquistata, né comprata, né guadagnata dall’uomo.
Se non ci battiamo per la fede, una volta per tutte trasmessa ai santi, che ne sarà di quelli che verranno dopo di noi?
Nel linguaggio ecumenico maggioritario, Nicea è considerata la base comune a tutti i cristiani.
È vero che i fatti non hanno nulla a che fare con i nostri sentimenti, o viceversa?
Il fatto che riformatori quali Bullinger e Calvino avessero compreso che la differenza dirimente giace nella comprensione di chi è Dio ci conferma la centralità di questo discorso con i musulmani.
All’età di vent’anni, Henrik Schartau conobbe la grande svolta della sua vita: l’esperienza della conversione a Cristo.
Nicea non è il vangelo: è una testimonianza fedele ma limitata al vangelo.
Nicea fu una pietra miliare nella storia del cristianesimo, non perché aggiunse qualcosa al messaggio del vangelo, ma perché riuscì a preservare e difendere la verità biblica sull’identità unica di Gesù Cristo.
Tommaso invita tutti a partecipare alla sintesi estesa a cui aspira il cattolicesimo romano, nell’integrazione di Bibbia e tradizione, natura e grazia, fede e ragione, cristiani e non cristiani, cristianesimo e religioni.
Se Gesù non è il Dio-uomo, vana è la fede.
Il discorso sulle prove dell’esistenza di Dio conosce un’intensificazione nel Medioevo, ma non nasce in quel periodo. Già un padre della chiesa come Atanasio (293-373) aveva sfiorato il tema, ma da un’angolazione molto diversa.
L’eredità teologica di Bonhoeffer è complessa e invita ad avvicinarsi con cautela, provando a stare alla larga da letture faziose.
Il piano di lettura della Bibbia di Robert Murray M’Cheyne è uno strumento di cui Dio si è servito nella vita di tante persone per una lettura ordinata ed estesa della sua Parola.
L’ultimo padre greco ritenne necessario difendere la fede ricevuta, polemizzare contro la neonata religione e al contempo persuadere gli stessi musulmani dell’erroneità del loro pensiero rispetto al messaggio del Vangelo
Per Bonaventura, “la verità della Sacra Scrittura è da Dio, tratta di Dio, è secondo Dio, ed è per Dio affinché meritatamente questa scienza appaia essere unica, ordinata e non immeritatamente chiamata teologia.”
Difficile e rischioso fare i conti in poche battute con un teologo di questa statura. In via del tutto preliminare, tre nomi presenti sullo sfondo dell’esistenza teologica di Ricca aiutano a misurarsi con essa: Oscar Cullmann, Karl Barth e Martin Lutero.
I momenti di gloria passano ma la parola di Dio rimane.
Può un predicatore del Cinquecento essere un modello per i predicatori evangelici di oggi?
Sono passati esattamente dieci anni da quando, il 19 luglio 2014 ad Aversa (CE), è accaduto un fatto insolito per la storia della testimonianza evangelica in Italia che forse, in futuro, sarà considerato a suo modo “storico”.
Il prof. Alan Millard è appartenuto ad una generazione di studiosi evangelici britannici (filologi, archeologi e biblisti) che negli ultimi cinquant’anni ha dato lustro agli studi biblici di taglio “conservatore”.