La formazione di Tim Keller (II). Kathy, “donna coraggio”

 
 

Accanto ad un grande uomo c’è spesso una grande donna e viceversa. Questo sembra essere stato il caso anche per Tim e Kathy Keller. La loro unione è stata il sodalizio dentro il quale il ministero di Tim Keller è fiorito non per una sola stagione, ma per tutta la vita. Alcuni dettagli significativi sulla loro vita di coppia sono contenuti nella biografia di Collin Hansen, Timothy Keller. His Spiritual and Intellectual Formation, Grand Rapids, Zondervan 2023.


Chi è Kathy Kristy in Keller (1950- )? Nella dedica contenuta nel suo libro più conosciuto, Ragioni per Dio. La fede nell’era dello scetticismo, Torino, La Casa della Bibbia 2014, Keller la definisce “donna coraggio”. 


Figlia di padre immigrato dalla Croazia (il cognome era Kristolich, poi diventato Kristy), Kathy conobbe Tim grazie alla sorella di lei, Sue, che frequentava la stessa università (Bucknell). Entrambi erano “nerd” e socialmente atipici. Amavano leggere e parlare di libri. Nelle loro prime conversazioni, discutevano di letture comuni (soprattutto C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien) e si suggerivano libri a vicenda.


Quando ancora la loro era una semplice amicizia intellettuale, Tim fu stupito nel venire a sapere che Kathy si era iscritta alla facoltà di teologia Gordon-Conwell di Boston, la stessa a cui anche lui era diretto dopo la laurea. Tra l’altro, era stato proprio a Bucknell che Keller aveva iniziato a coinvolgersi nelle attività della Inter-Varsity (i gruppi biblici universitari del mondo anglosassone), partecipando e organizzando eventi evangelistici e studi biblici. Uno di questi eventi da lui pianificato aveva visto la partecipazione di Ed Clowney, professore al Westminster Theological Seminary. Figura di rilievo della teologia riformata contemporanea, soprattutto nel campo della teologia biblica e dell’omiletica, Clowney avrebbe avuto un’influenza decisiva sulla maturazione teologica di Keller. 


Alla facoltà di Gordon-Conwell, l’amicizia tra Tim e Kathy maturò in una relazione affettiva. Mentre lui sembrava titubante e molto assorbito negli studi, fu lei a mettere di fronte Tim alla necessità di prendere una decisione: “vogliamo continuare solo a parlare di libri o Dio ci chiama ad una vita insieme?”. Questa “riprensione” fu importante per sbloccare Keller, scuotendolo dalla sua inerzia di intellettuale con la testa tra le nuvole. I due si sposarono il 4 gennaio 1975. Il culto di nozze fu condotto da R.C. Sproul che i due conoscevano bene in quanto, insieme alle rispettive madri, avevano frequentato incontri e riunioni nel villaggio di Ligonier (Pennsylvania), dove Sproul aveva aperto un centro studi con tante attività formative.


Kathy si laureò in teologia insieme a Tim ed è sempre stata per lui un (quasi) pari. La loro relazione non era sbilanciata sul piano teologico e ministeriale ma tendenzialmente simmetrica. Con lei Tim avrebbe scritto i suoi libri, discutendone i capitoli, vagliando le fonti, affinando le argomentazioni. Lei avrebbe corretto le bozze dei libri del marito, non solo migliorando lo stile e il linguaggio, ma anche suggerendo possibili sviluppi. 


In realtà, tranne quello sul matrimonio (Timothy e Kathy Keller, Il matrimonio. Un impegno da affrontare con la saggezza di Dio, Torino, La Casa della Bibbia 2017) i libri portano il nome di Tim Keller, ma anche tutti gli altri potrebbero avere il nome di Kathy senza far torto a nessuno. Alla domanda se lei si sentisse il “numero 2” della famiglia, Kathy rispondeva: “Non sono il numero 2. Serviamo insieme ed è per me una gioia se posso essere il vento nelle sue vele”.


Dall’unione di Tim e Kathy sono nati tre figli. Pur dedicandosi primariamente alla crescita dei figli e al mantenimento della casa, Kathy è stata la principale collaboratrice del marito in tutto quello che Tim Keller è stato e ha fatto. In un altro libro, Tim ha scritto alla moglie: “è quasi impossibile per me respirare, senza che nel respiro tu non sia coinvolta”. Accanto a Tim c’è stata Kathy. Senza di lei, non ci sarebbe stato lui. 


(continua)


Della stessa serie:

La formazione di Tim Keller (I). La famiglia (in parte) italiana” (27/5/2025)