Come evangelizzare oggi? Una proposta da una chiesa evangelica italiana

 
 

Come raggiungere i non credenti parlando loro del vangelo? Questa è la domanda che ci siamo posti con alcuni membri della nostra chiesa locale a Reggio Emilia qualche mese fa. Il desiderio era quello di portare la buona notizia alle persone non credenti, ma ci mancava uno strumento che ci desse una spinta e una direzione in questo campo.

Invece che appoggiarci a strumenti esistenti, abbiamo deciso, incoraggiati dal nostro pastore, di creare un percorso che potesse essere utile per avvicinare le persone alla lettura della Parola di Dio e per creare un ambiente sicuro in cui porre liberamente qualsiasi domanda. Così è nato Vivere davvero, un percorso di dieci incontri alla scoperta di Dio. Il percorso è stato creato nella realtà italiana e pensando al contesto italiano; quindi, dovrebbe essere un abito cucito su misura per le nostre realtà. Creandolo avevamo ben chiaro che “fondamentalmente l’evangelizzazione non è una questione di metodi, ma di diligenza e di costanza”[1].

I dieci incontri di Vivere davvero mirano a ripercorrere la storia nel suo sviluppo “creazione - caduta - redenzione” partendo ogni volta da un testo biblico. Ogni incontro è molto semplice nella sua impostazione: una prima parte è dedicata a chiacchierare con gli ospiti (magari davanti a qualcosa da mangiare e da bere), mentre nella seconda parte si legge il testo biblico di riferimento per la serata e poi si interagisce liberamente tenendo il testo letto come riferimento; l’interazione è stimolata da domande che gli organizzatori hanno scritte, ma può spaziare e portare alla lettura di altri testi sulla Bibbia.

Il necessario per la serata è molto ristretto: un libretto di Vivere davvero per ogni ospite, un libretto con le domande per la discussione per ciascuno degli organizzatori e una Bibbia per ciascun presente. Cibo e bevande non sono obbligatorie, ma la nostra cultura le dà quasi per scontate nei momenti di ritrovo. Vista l’essenzialità del materiale necessario, Vivere davvero è pensato per potersi svolgere nelle case, nei locali delle chiese e nei locali pubblici come bar e pub. Ognuno di questi ambienti ha i suoi punti di forza e di debolezza nel sostenere gli incontri, quindi è compito degli organizzatori fare un’attenta valutazione in fase di pianificazione.

Nella nostra chiesa locale abbiamo già svolto alcune serie di questi dieci incontri di Vivere Davvero e i risultati hanno confermato lo strumento come un catalizzatore di relazioni interpersonali che si sviluppano e approfondiscono incentrandosi sull’annuncio della buona notizia. Il percorso funziona bene con gruppi non molto estesi: nella nostra esperienza abbiamo spaziato da tre a sei ospiti, ma probabilmente si riesce a mantenere una certa fluidità con gruppi fino a una decina di persone; certamente lo strumento può funzionare bene anche con un solo partecipante guidato da un solo organizzatore.

Visto che lo strumento è ormai strutturato e rodato, abbiamo deciso di metterlo a disposizione delle chiese locali italiane che possono essere interessate. Ci potete contattare tramite il sito internet (viveredavvero.com) per maggiori informazioni e per il materiale. Siamo anche sbarcati su instagram e facebook per gli appassionati di social network.

Una cosa importante è non confondere Vivere davvero con l’evangelizzazione. L’evangelizzazione dovrebbe coinvolgere ogni credente, mentre non è detto che Vivere davvero coinvolga ogni membro di una specifica chiesa (anche se sarebbe auspicabile che ogni persona della chiesa pregasse per questo percorso). Vivere davvero, quando attuato, è parte dell’azione evangelistica della chiesa, ma non la esaurisce. La predicazione dal pulpito, la testimonianza personale, il modo in cui conduciamo le nostre vite, la preghiera e le buone opere che facciamo sono tutte parte dell’evangelizzazione. Vivere davvero può giocare un ruolo come strumento all’interno dell’evangelizzazione, ma non è un sinonimo di evangelizzazione e non è un’infrastruttura dell’evangelizzazione completa e finita; potremmo dire che Vivere davvero è un pezzo del puzzle dell’evangelizzazione di una chiesa e prova a stimolarne tutti gli aspetti in modo concreto. Inoltre, nessuno può affermare di aver adempiuto il dovere di evangelizzare solo perché in questo momento o in passato è stato un organizzatore di un percorso di Vivere davvero. Vivere davvero è uno strumento nell’ambito dell’evangelizzazione, ma non esaurisce la portata di questo dovere cristiano.

Se, come chiesa locale o come singoli credenti, siete alla ricerca di un modo per annunciare il vangelo alle persone, Vivere davvero potrebbe fare per voi. Lo mettiamo a disposizione perché possa essere di stimolo alle nostre chiese evangeliche italiane nel loro compito di evangelizzare. J. I. Packer diceva: “Mentre dobbiamo sempre tener presente che è nostra responsabilità proclamare la salvezza, non dobbiamo mai dimenticare che è Dio che salva”[2]; lasciando a Dio ciò che solo lui può fare, dobbiamo metterci all’opera per essere servitori fedeli che adempiono alle proprie responsabilità.

[1] Mark Dever, Nove segni caratteristici di una chiesa sana, Caltanissetta, Alfa & Omega 2005, p. 133.
[2] J. I. Packer, Evangelizzazione e sovranità di Dio, Finale Ligure (SV), EP Edizioni 1978, p. 23.