La sovranità di Dio, senza chiedere scusa alla libertà umana

sovranità di Dio

La sovranità di Dio non gode di buona reputazione nella cultura umanista, diffusa anche nel mondo evangelico. Molti guardano con sospetto ogni riferimento alla sovranità divina, vedendola come forza bruta schiacciante la “libertà” e svilente il protagonismo umano. In queste tesine introduttive, cercherò di fornire alcune prospettive teologiche sulla sovranità, seguite da qualche spunto di carattere storico per concludere sottolineando alcune implicazioni pratiche. 


Tesine riassuntive  

1. Letture bibliche

1 Cronache 29,11-12; Isaia 45; Efesini 1,11-12

2. Prospettive teologiche

2.1 La sovranità di Dio è l’autorità divina, il controllo divino e la presenza divina in ogni situazione.

2.2 La sovranità di Dio si estende dalla protologia all’escatologia, dai salvati ai reprobi, dagli esseri umani a quelli angelici, dal mondo visibile a quello invisibile ed è l’insegnamento esplicito ed implicito di tutta la Scrittura.

2.3 La sovranità di Dio è organicamente collegata agli altri attributi divini (amore, giustizia, immutabilità, veracità, …) ed è iscritta nella natura trinitaria di Dio. Non è quindi tirannia impersonale né forza cieca.  

2.4 La sovranità di Dio non è responsabile del peccato, né causa della caduta, pur avendola decretata.

2.5 La sovranità di Dio fonda le responsabilità differenziate (persona, famiglia, professioni, chiese, stato, ecc.) senza delegare a nessuno un “vicariato” assoluto. 

 

3. Prospettive storiche

3.1 La sovranità di Dio si è confrontata con le comprensioni fataliste, legate al potere cieco del destino, degli astri, del fato (religioni naturali), o al potere capriccioso degli dèi (religioni classiche). 

Risposta: cristologia-trinità (Credo apostolicoFormula calcedonese)

3.2 La sovranità di Dio si è confrontata con le comprensioni antropocentriche dell’umanesimo ed ecclesiocentriche del cattolicesimo. 

Risposta: soteriologia (Confessioni di fede della Riforma protestante)

3.3 La sovranità di Dio si è confrontata con le comprensioni secolarizzate della sovranità assoluta della ragione, della scienza, ma anche degli stati, del popolo, del mercato, della classe operaia, ecc. 

Risposta: l’autorità della Scrittura (The Fundamentals, 1909-1915; Dichiarazione di Chicago, 1978)

3.4 La sovranità di Dio si è confrontata con le comprensioni neo-pagane (new age) che divinizzano la natura o un Sé panteista.

Risposta: missione olistica (Patto di Losanna, 1974)

 

4. Prospettive pratiche

4.1 La sovranità di Dio chiama a temere e a lodare il solo e vero Dio e a non aver timore di nessun altro.

4.2 La sovranità di Dio sprona ad affidarsi alla provvidenza di Dio anche nella prova e quando non si capisce fino in fondo cosa accade.

4.3 La sovranità di Dio è un criterio regolatore e di rendicontazione che apre spazi di azione, di libertà, di intrapresa e ridimensiona le pulsioni prevaricatrici di ogni centro di autorità. 

4.4 La sovranità incoraggia a spendersi con tenacia per il progetto di Dio sapendo che i suoi decreti sono vincenti.


Bibliografia

P. Bolognesi, “Prospettive su Dio”, Studi di teologia X (1987) N. 20, pp. 136-143.

F. Klooster, “Sovranità di Dio”, Dizionario di teologia evangelica, a cura di P. Bolognesi, L. De Chirico, A. Ferrari, Marchirolo (VA), EUN 2007, pp. 681-683.

J.I. Packer, Evangelizzazione e sovranità di Dio, Finale Ligure (SV), E.P. 1978. 

J.I. Packer, Conoscere Dio, Formigine (MO), Voce della Bibbia 21995.

A.W. Pink, The Sovereignty of God, London, Banner of Truth 1961 (cf. www.riforma.net/libri/sovranitadidio/index.htm); 

J. Piper, I piaceri di Dio, Mantova, Passaggio 2006. 

J. Piper, Il retaggio della suprema gioia, Caltanissetta, Alfa & Omega 2006.