Art(e)vangelo (I). Una bussola biblica per l’arte

 
 

Dici Italia, dici arte. 47 siti Unesco, 4700 musei, 200 siti archeologici e il più grande patrimonio di opere d’arte al mondo, fanno dell’Italia un Paese con caratteristiche uniche; per non parlare della tradizione musicale, teatrale e cinematografica altrettanto proficua. Il turismo culturale è uno dei principali motori economici e milioni di turisti, ogni anno, da ogni parte del mondo, vengono in Italia per godere del patrimonio artistico presente sul territorio.

Possono le chiese evangeliche italiane essere indifferenti o negligenti rispetto al tema? Purtroppo, è quello che è storicamente accaduto all’intero del movimento evangelico, non solo italiano. Non avere una prospettiva evangelica sull’arte vuol dire avere un grande vuoto su un tema che non è marginale.

Con queste premesse l’Iced di Roma (Istituto di cultura evangelica e documentazione) situato a due passi dal Colosseo e circondato dalle migliori espressioni dell’arte a Roma, ha iniziato a promuovere un seminario di cinque incontri dal titolo “Art(e)vangelo. Il seminario vuole essere un viaggio che esplori l’universo dell’arte dal punto di vista evangelico.

L’evangelicalismo è in netto ritardo sul tema dell’arte presentando una lacuna teologica anche se segnali di inversione di rotta sono già presenti. Un importante punto di svolta in anni recenti fu la pubblicazione del libro di Francis Schaeffer, Art and the Bible (1973). Schaeffer aveva condensato in poche pagine un pensiero biblico sull’arte che fosse accessibile a tutti e che mettesse in luce la necessità di considerare anche questo aspetto della vita come parte integrante della visione e della testimonianza cristiana. In Italia, una eco di questa inversione di tendenza si è avuta nel 1996 con la pubblicazione di “Prospettive cristiane sull’arte”, Studi di teologia N. 15 che dava voce alla riflessione evangelica internazionale. Nel 2010, l’Impegno di Città del Capo, documento finale del terzo Congresso di Losanna ha assegnato all’arte una valenza in ottica missionale. Un solco è stato quindi tracciato, ma molto va ancora esplorato.

Da dove partire per parlare del rapporto tra arte e vangelo? Secondo Leonardo De Chirico, che ha tenuto la prima tappa del seminario (il video è disponibile qui), per una visione biblicamente equilibrata dell’arte bisogna tenere insieme sempre tre considerazioni strettamente intrecciate tra loro. Privilegiarne una su un’altra significa squilibrare il rapporto con l’arte e uscire fuori dal perimetro della comprensione biblica dell’arte.

Ecco i tre fili tra intrecciare:

  1. L’arte è integrata nelle dinamiche fondamentali della vita

  2. L’arte è sia riflesso sia generatrice di dinamiche distorsive della vita

  3. L’arte è campo di possibili dinamiche redentive/trasformatrici della vita

L’arte è connaturata alla nostra umanità e non ha bisogno di giustificazioni esterne (come diceva Hans Rookmaaker), così come essa ha subito gli effetti distorsivi del peccato e può sia generare che riflettere le storture, le bruttezze, il peccato del mondo nel quale viviamo. Per quanto l’arte sia voluta da Dio e iscritta nella vita, essa non è una zona franca rispetto al peccato. Non va sentimentalizzata, non va demonizzata. Va vissuta nella cornice della Parola di Dio: essa un dono prezioso, una chiave di lettura del mondo che è soggetta alla vanità del peccato. Infine, l’arte evoca domande che possono essere collegate a temi redentivi. L’accento non va posto sull’idea di utilizzare l’arte solo come mezzo per l’evangelizzazione. Va riconosciuto all’arte la possibilità e la capacità di porre una domanda di ulteriorità, di esprimere un disagio, un’ansia di un mondo diverso, di anticipare le tracce di un mondo nuovo. Detto questo, non va sovraccaricata di aspettative improprie.

Molta strada deve essere percorsa per sviluppare un’estetica evangelica, un’interpretazione della storia dell’arte secondo la visione biblica del mondo e per incoraggiare vocazioni artistiche in tutte le forme espressive dell’arte: visive, architettoniche, poetiche, cinematografiche, teatrali, ecc.

Il prossimo appuntamento del Seminario “Art(e)vangelo” sarà il 21 febbraio p.v.

Video: “Art(e)vangelo (I). Una bussola biblica per l’arte”