Art(e)vangelo (II). L’arte e la Bibbia in un libro di Francis Schaeffer

 
 

“Il cristiano è colui la cui immaginazione dovrebbe volare oltre le stelle”. Con questa affermazione si apre il libro di Francis Schaeffer, Art and the Bible (1973), una pubblicazione che ebbe un impatto significativo nella cultura evangelica contemporanea, attivando un interesse sul tema dell’arte e aiutando il mondo evangelico a porsi davanti questo universo in un modo nuovo, rinnovato. 

Il secondo incontro del modulo Art(e)vangelo, tenutosi presso l’Iced di Roma il 21 febbraio, ha esplorato i contenuti di quest’opera facendo tesoro di questo seme, il quale, con chiarezza e vigore, afferma che la signoria di Cristo include un interesse per le arti. 

Con questo libro, Schaeffer non parla solo a chi ha le mani in pasta dentro l’arte ma a tutti i credenti, la cui immaginazione dovrebbe volare oltre le stelle proprio in virtù di quello che Cristo ha fatto e delle promesse che Dio ha lasciato nella sua Parola; poiché è stato reso nuovo in Cristo, il cristiano è adesso nella posizione di apprezzare la volontà di Dio per lui, creando arte e bellezza come risultato.

In molti pensano che la Bibbia parli molto poco dell’arte. Schaeffer, tuttavia, partendo proprio dalle testimonianze scritturali, dimostra come in tutta la Parola di Dio, dall’Antico al Nuovo Testamento, l’arte ha un ruolo importante. Dio stesso è l’architetto che realizza il modello per la costruzione del tabernacolo e, nel decorarlo, non utilizza altro che forme di rappresentazione artistica! Lo stesso per il tempio di Salomone; in 2 Cronache 3,6 è scritto che “Salomone rivestì questa casa di pietre preziose, per ornamento.” Il Signore ordinò di inserire delle pietre preziose per ornamento, non c’era nessun tipo di scopo utilitaristico, nessuna esigenza funzionale; le pietre erano state aggiunte come elemento decorativo, solamente per conferire bellezza. Tutto questo ci mostra un Dio che è interessato alla bellezza portandoci ad affermare che la bellezza ha un posto nell’adorazione a Dio.

Cherubini scolpiti, bassorilievi di angeli, incisioni di melagrane, di fiori, di buoi, sono solo alcuni esempi di rappresentazioni artistiche relative al mondo visibile e non visibile presenti nella Bibbia; oltre alle arti figurative, leggendo la Parola di Dio è impossibile non notare l’utilizzo della poesia, della musica, del teatro, della danza fino ad arrivare a Gesù e al modo in cui lui stesso utilizza l’arte.

La Parola di Dio ci mette però anche in guardia: non c’è nulla di sbagliato nell’esistenza e nella rappresentazione dell’arte tuttavia l’uomo, a causa del suo peccato, potrebbe farne un uso sbagliato. La Bibbia ci parla dell’uomo che dell’arte ne ha fatto un idolo quando il nostro Dio è il solo a dover essere adorato. Nella storia del popolo evangelico era diffuso il pensiero dell’arte come proibita citando a supporto Esodo 20,4-5; ma Schaeffer sottolinea come il comandamento non è contro l’arte stessa, piuttosto contro l’adorazione di qualsiasi altra cosa oltre a Dio. 

Dunque, se Dio ha così tanto da dire riguardo le arti e agli artisti stessi, come mai è stata prodotta così poca arte cristiana? Per Schaeffer la risposta è chiara: abbiamo dimenticato molto di ciò che la Parola di Dio dice. In quanto esseri che riflettono l’immagine di un Dio creatore, siamo chiamati ad essere creativi. Con l’ingresso del peccato, così come tutta la nostra vita, anche la nostra creatività è stata contaminata, anche l’arte subisce le distorsioni del peccato. Tuttavia, in virtù del nuovo Adamo e del nuovo patto, chi crede è una nuova creatura e questa nuova vita comporta una mente rinnovata per vivere e creare in un modo nuovo, un modo che pone l’arte all’interno del movimento creativo di Dio, che non guarda solo indietro alla creazione e non è solo orientata alla nuova, piuttosto, come anche Abraham Kuyper afferma, l’arte ha la funzione di ricordarci la bellezza perduta e di anticiparci tutto il suo splendore futuro. 

Il libro di Schaeffer, cinquanta anni dopo la sua pubblicazione, conserva la sua solida e slanciante attualità. Nel porsi di fronte al tema dell’arte, la cultura evangelica deve assimilare ed elaborare ulteriormente le coordinate presentate da Schaeffer. 

Il prossimo appuntamento del modulo Art(e)vangelo sarà il 20 marzo p.v. su “Arte e cristianesimo nella storia”.

Della stessa serie:
“Art(e)vangelo (I). Una bussola biblica per l’arte” (26/1/2024)