Per parlare con Gesù abbiamo bisogno del chatbot?
Se vi siete mai chiesti come si sia sentito Giona mentre era intrappolato nello stomaco della balena per tre giorni, perché Salomone abbia avuto così tante mogli o perché Giuda abbia tradito Gesù, un'app chiamata Text With Jesus è la vostra occasione per chiederlo. L'intelligenza artificiale permette di farci dialogare con chiunque. Se prima si poteva chattare con Padre Pio e altri santi adesso si può parlare addirittura con Gesù.
Alimentata da ChatGpt, l’app Text With Jesus promette conversazioni illuminanti con Gesù Cristo, gli apostoli, i profeti, Ruth, Giobbe .. e una moltitudine di altri personaggi della Bibbia: un viaggio spirituale garantito che ha in tutto e per tutto l’aspetto di una piattaforma di messaggistica.
Text With Jesus è stata creata da Catloaf Software, una società di sviluppo di applicazioni di Los Angeles. Stéphane Peter, sviluppatore dell'app e CEO dell'azienda, a Religion News Service ha dichiarato: "Attraverso l'intelligenza artificiale chiediamo: ‘Tu sei Gesù, o sei Mosè, o chiunque altro, e sapendo cosa hai già nel tuo database, rispondi alle domande in base ai loro personaggi... per avviare una conversazione che permetta di ottenere conforto, guida e ispirazione’”.
A soli 2,99 dollari al mese Text With Jesus offre la possibilità di chattare anche con Satana, ovviamente; è incluso nel prezzo. Grazie a questo particolare tipo di apprendimento, l’intelligenza artificiale di Text With Jesus è in grado di proporre loro una preghiera quotidiana o l’interpretazione di un versetto biblico, ma anche di rispondere con estrema cautela a domande su alcuni argomenti.
Alla domanda sull’omosessualità, per esempio, Gesù risponde affermando che la Bibbia “menziona le relazioni omosessuali in pochi passaggi”, ma che "le interpretazioni di questi passaggi possono variare tra gli individui e le tradizioni religiose". Satana, invece, risponde citando versetti biblici che menzionano come “gli atti omosessuali siano considerati peccaminosi”.
Secondo quanto riportato da Business Insider, tutti i personaggi dell’app rispondono alle domande degli utenti con un approccio decisamente più inclusivo e meno rigido di quanto prevedono i precetti religiosi tradizionali. Maria, per esempio, si dimostra comprensiva nei confronti di chi decide di optare per l'aborto. E' un modo per avvicinare gli utenti alla religione, oppure è l'ennesimo tentativo di una fede che assomiglia più a un menu à la carte?
Nella sezione dedicata alle FAQ dove si chiede se l'app si rivolge a una particolare religione cristiana, si dice che: "E' pensata per essere inclusiva di tutte le confessioni e le fedi cristiane, ed è presente un consulente spirituale su misura. In futuro saranno incluse anche altre tradizioni religiose".
Che tipo di consulenti spirituali sono disponibili? "Ci sono consiglieri spirituali di tutti i tipi, ma la tradizione di fede scelta influenza la selezione dei consiglieri disponibili, ma è possibile cambiarla in qualsiasi momento nelle preferenze. Potete anche scegliere di abilitare tutti i consulenti spirituali disponibili per un'esperienza più diversificata". Posso davvero chattare con Satana? "Satana è incluso nell'app per fornire una comprensione completa delle narrazioni bibliche. Tuttavia, l'interazione con Satana deve essere attivata manualmente dall'utente se decide di interagire con questa figura".
Se le cose stanno così, chi si avvale di questa applicazione è sicuro che avrà "conforto, guida e ispirazione”, ma di quale tipo? Ho la sensazione che "dialogare" con un’app non sia molto diverso dal leggere l'oroscopo, o da una seduta con un cartomante o astrologo. Non è forse una delle tante connessioni virtuali prive di ogni relazione personale e, quindi, un'altra forma di consumismo religioso?
In un paese dove già ci sono tanti santi e madonne che pretendono di "mediare" fra l'uomo e Dio, ora c'è anche l'intelligenza artificiale. Eppure, questi "mediatori" virtuali vissuti nel lontano passato potranno mai dare consigli attinenti per il presente? Scusate, dimenticavo che c'è il famoso algoritmo che tutto sa e tutto può!
Quello che desta una forte preoccupazione è l'assenza della chiesa. Come scrive Pietro Bolognesi, "La fede che salva, quella che conduce veramente a Cristo, conduce anche, e necessariamente, alla chiesa. Si deve, perciò, escludere l'idea di un Cristianesimo solitario da costruirsi lontano dalla chiesa... Solo per mezzo della chiesa, infatti, i credenti possono giungere ad una maggiore maturità e testimoniare al mondo dell'Evangelo" ("Elementi di ecclesiologia", Studi di teologia N. 48 [2012] p. 119).