Vocabolario di Losanna (I). Tutto/a (l’evangelo, il mondo, la chiesa)

 
 

N.B. Oltre al 50° anniversario dell’Alleanza Evangelica Italiana, nel 2024 ricorre anche quello del Movimento di Losanna. Nel 1974, infatti, si tenne il Congresso mondiale per l’evangelizzazione del mondo da cui scaturì il Patto di Losanna, il più importante documento evangelico del XX secolo. Per celebrare questo evento e in vista del IV Congresso di Losanna che si terrà a Seul (Corea del Sud) dal 21 al 28 settembre 2024, questa serie vuole valorizzare alcune parole chiave, una sorta di vocabolario minimo per apprezzare l’eredità del Movimento di Losanna. Le parole sono: Amore, Collaborazione (partenariato), Cultura, Integrità, Missione, Mondo moderno, Pluralismo, Responsabilità sociale, Tutto/a (l’evangelo, il mondo, la chiesa), Unicità/Universalità (di Cristo), Verità.

Tutta la chiesa deve portare tutto il Vangelo a tutto il mondo. Questa è la sintetica ma efficace frase usata da John Stott (1921-2011) per riassumere il Patto di Losanna e, successivamente, lo spirito del movimento nato da quella prima dichiarazione. Il Patto di Losanna, redatto in occasione del primo Congresso mondiale sull’evangelizzazione del mondo riunitosi a Losanna nel1974, fu frutto già di un’aspirazione globale.

Al congresso, infatti, si riunirono evangelici provenienti da 150 diversi paesi del mondo con l’intenzione di riaffermare il mandato comune di raggiungere il mondo con l’evangelo. Nel clima culturale segnato dalle profonde trasformazioni degli Anni Sessanta e Settanta, Losanna fu il momento per pentirsi e ripensare ai provincialismi che troppo spesso avevano caratterizzato l’evangelismo e per rilanciare la missione in maniera integrale. 

TUTTO/A è quindi una delle parole più diffuse e caratteristiche dell’intero movimento. I documenti prodotti affermano in vari modi che gli evangelici sono chiamati a proclamare tutto l’Evangelo a tutta l’umanità e a fare discepoli da tutte le nazioni. Questa esigenza di ampiezza, larghezza e profondità viene soprattutto dalla comprensione del Dio confessato: trino, eterno, unico, Creatore e Signore del mondo che regna su tutte le cose. Il Dio di tutto e su tutto di cui tutti hanno bisogno è al centro del Patto di Losanna insieme alla totale e finale autorità della Scrittura. 

Il Patto di Losanna donò nuova comprensione dell’evangelizzazione anche rispetto agli agenti evangelizzanti. Al centro della missione c’è infatti la chiesa. Tutta la chiesa, e quindi ogni singolo membro, è chiamato a proclamare il Vangelo. Per il Patto, la responsabilità di evangelizzare appartiene al corpo di Cristo nella sua totalità e non a una “élite di professionisti”. Ogni credente è un missionario. Questa comprensione non incoraggia l’individualismo dell’iniziativa, ma porta al centro della scena la chiesa. Tutta la chiesa intensa in senso universale ed ogni chiesa intensa come chiesa locale e storica.

Quindici anni dopo dal Patto di Losanna, il Manifesto di Manila (1989), documento redatto alla fine del secondo congresso mondiale, conteneva i due temi del congresso dove veniva ulteriormente sottolineata l’importanza di “Chiamare tutta la chiesa a portare tutto il vangelo a tutto il mondo”. Il Manifesto di Manila sottolinea la cattolicità della missione cristiana nei termini di pienezza dell’evangelo da annunciare, della totalità del coinvolgimento della chiesa e l’estensione geografica, culturale e sociale del mondo da raggiungere. 

Il Manifesto invita a proclamare il Vangelo nella sua interezza senza quindi omettere la condizione di peccato dell’umanità e della verità del giudizio di Dio. Invita anche a non svuotarlo delle parti soprannaturali così screditate dalle tendenze liberali, ma ad abbracciarlo nella sua interezza e a riconoscerlo nella sua totalità come Parola di Dio prima di annunciare al mondo la salvezza attraverso l’opera del Signore Gesù Cristo. 

Sulla stessa scia, l’Impegno di Città del Capo (2010), riaffermando i contenuti del Patto di Losanna e del Manifesto di Manila, amplia il concetto di “totalità” esplicitando che ogni area della vita, sia essa privata, sociale, politica, culturale o economica, va raggiunta dalla chiesa e plasmata dalla verità del Vangelo.

I documenti di Losanna hanno aspirazioni globali e totalizzanti, ma al contempo viene sottolineato che tutto/a non significa qualsiasi. 

Tutta la chiesa è intesa come il corpo di Cristo composto dai nati di nuovo e non da ogni sedicente organizzazione ecclesiastica. Tutto il Vangelo esclude qualsiasi altra forma di rivelazione al di fuori dell’unicità di Cristo respingendo ogni forma di sincretismo e relativismo respingendo anche l’idea che, poiché Cristo è il Salvatore del mondo, tutte le persone siano automaticamente o in ultimo salvate o che ogni religione porti alla conoscenza dell’unico vero Dio. 

Il tutto/a del Movimento di Losanna sottolinea una totalità in cerca di fondazione biblica dove ogni nato di nuovo è chiamato ad annunciare ogni parte del vangelo ad ogni singola persona sulla terra in tutte le implicazioni possibili. È un tutto biblicamente qualificato, capace di mantenere le antitesi con tutto ciò che si oppone all’evangelo e anche interessato a costruire pratiche di inclusione nella missione della chiesa da parte di tutti i soggetti.