E’ mai esistito il mondo senza Wikipedia? Sì 20 anni fa

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Il 15 gennaio Wikipedia compirà il suo ventesimo compleanno! Un millennial probabilmente non ricorderà un mondo senza un’enciclopedia a portata di clic, mentre chi è nato prima della grande rivoluzione digitale faticherà a pensare che sono già passati venti anni da quando i grandi volumi sulle librerie sono diventati più un lusso ornamentale che la reale fonte di informazione e consultazione per la maggioranza delle persone. 

Secondo Wikipedia (!), “Wikipedia è un'enciclopedia online a contenuto libero, collaborativa, multilingue e gratuita”. “Etimologicamente, Wikipedia significa "cultura veloce" dal termine hawaiano wiki, cioè veloce, con l'aggiunta del suffisso -pedia dal greco antico che vuol dire formazione. Contapiù di 55 milioni di voci in oltre 300 lingue, tenendo quindi il record di enciclopedia più grande mai scritta; è tra i dieci siti web più visitati al mondoe costituisce la maggiore e più consultata opera di riferimento generalista su Internet”.

La caratteristica primaria di Wikipedia è il fatto che dà la possibilità a chiunque di collaborare ed è infatti è curata da volontari. Le pagine possono essere modificate da chiunque e non c'è un comitato di redazione né alcun controllo preventivo sul contenuto inviato e, per questo, negli anni ci sono stati episodi di inaccuratezza delle informazioni, notizie false e di sabotaggi. 

Nonostante tutto però il modello non solo ha retto, ma è stato un fenomeno travolgente e nessuna delle rimostranze poste dai fedeli della carta scritta o dagli integralisti delle fonti ha retto. Wikipedia regna nel mondo della consultazione on-line e per qualche motivo tutti tendono a fidarsi di quello che vi leggono. È indubbio che sia di grande aiuto per tutti e che contribuisca all’“alfabetizzazione” rendendo moltissimi contenuti a facile disposizione di chiunque, ma probabilmente Wikipedia e il modello ad essa ascritto hanno cambiato le tendenze della cultura globale rivelando delle problematicità. Ovviamente non è di Wikipedia la responsabilità, ma incarna perfettamente delle tendenze culturali su cui la chiesa globale dovrebbe interrogarsi.

I primi 20 anni del nuovo millennio sono stati contraddistinti dalla democratizzazione radicale della formazione, informazione e conoscenza. Il modello wiki permette a tutti non solo di formarsi, ma anche di formare. Non importa chi tu sia, con quali competenze e con quanta esperienza; se hai una connessione internet e la minima dimestichezza con la tecnologia puoi creare una tua voce, o modificarne alcune sull’enciclopedia più importante al mondo.

Questo approccio ormai la fa da padrone in qualsiasi campo e tutti crediamo di poterci formare ed informare liberamente dalla fonte che vogliamo avendo scardinato i concetti di attendibilità, affidabilità, autorevolezza ed esperienza. Empiricamente ciò si può riscontrare proprio in questi giorni di campagna vaccinale contro il Covid-19. Benché le fonti ufficiali ne promuovano l’utilità e la sicurezza, la diffidenza è la prima reazione collettiva ed ognuno vuole, come minimo essere dettagliatamente informato e padrone della sua scelta; nei casi più estremi invece, formulare una propria teoria complottista dissuadendo tutti dal credere alle fonti ufficiali.  

Il modello della conoscenza da tutti e per tutti, promosso da Wikipedia, quindi ha un suo lato molto pericoloso e non solo per la salute fisica delle persone, ma a guardare bene, anche per quella spirituale. Come si sa, se le chiese non sono ben salde sulle fondamenta della Parola di Dio, tendono ad assorbire le tendenze culturali più che a denunciarle profeticamente ed è per questo che i 20 anni di Wikipedia sono un’occasione per fermarsi a pensare. 

Per la Parola di Dio la conoscenza non è una questione risibile. Come ci insegnano i Proverbi, il Signore stesso è la Saggezza, e la vera conoscenza viene solo attraverso il timore di Dio. La verità non è contrattabile o mistificabile. Dio è verità e questa verità va annunciata senza omissioni o aggiunte. 

Il vero saggio e sapiente si sottomette al Dio trino prima di tutto e poi alle autorità da lui suscitate. La maturità spirituale permette di essere discepolati e discepolare in base alla propria posizione nel cammino spirituale e di restare in comunione con il corpo di Cristo nonostante le differenze al suo interno. 

Se c’è qualcosa che le chiese dovrebbero invidiare a Wikipedia è la capacità di raggiungere tutti in modo semplice e accessibile portando contenuti utili. Come credenti dovremmo impegnarci tutti, proprio come i volontari dell’enciclopedia, affinché il messaggio del Vangelo diventi pervasivo e rilevante nel mondo. Ma l’assimilazione del modello wiki, senza nessun filtro, da parte delle chiese potrebbe portare i credenti a ritenersi saggi da loro stessi, a volere un Vangelo facile e veloce che si adatti alle loro esigenze, che permetta di autoproclamarsi autorevoli e che dia la possibilità di scollegarsi dalle chiese locali per rifugiarsi in un proprio mondo di “informazione bibliche” di discutibile attendibilità. Secondo Giacomo 3,17, “la saggezza che viene dall' alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia”. Adoperiamoci per perseguirla!