100 anni dal Baptist Faith and Message, colonna portante dei battisti del Sud americani
Era il 1925 quando i Battisti del Sud negli Stati Uniti stilarono e adottarono la loro confessione di fede: il Baptist Faith and Message (BF&M). Quest'estate, la Southern Baptist Convention (SBC) celebra il centenario della dichiarazione di fede della denominazione.
Quando la SBC fu fondata nel 1845, la Convenzione non adottò una confessione di fede. Il motivo non fu un’avversione alle confessioni di fede. Infatti, tutti i 293 delegati erano membri di chiese o associazioni che avevano adottato una versione della Seconda Confessione di Londra, una confessione battista inglese risalente al 1689.
La SBC non adottò una confessione perché l'ambito della Convenzione era limitato al lavoro missionario e tutte le chiese che collaboravano erano sostanzialmente simili per fede e pratica. Inoltre, la maggior parte delle congregazioni faceva parte di associazioni locali che erano decisamente confessionali.
Nel 1925 la situazione era cambiata. La Convenzione era cresciuta fino a includere tre facoltà di teologia, un dipartimento per la scuola domenica e un Comitato Esecutivo per la realizzazione delle decisioni dell’assemblea generale. Dunque, in quanto organismo che diventava più articolato e complesso, avere una confessione di fede comune sembrò la soluzione spiritualmente saggia.
Il 1925 fu anche un anno cruciale nella controversia tra fondamentalisti e liberali. Nel 1923 Grasham Machen aveva pubblicato Cristianesimo e liberalismo, un libro che aveva messo in evidenza l’opposizione tra la fede evangelica e le reinterpretazioni moderniste. Due anni dopo, il processo Scopes portò il dibattito sul darwinismo e sugli insegnamenti biblici sulle origini all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale.
La Convenzione battista del Nord era diventata molto più tollerante nei confronti della teologia liberale. Così, i battisti del Sud fecero un passo importante verso il rafforzamento della loro identità confessionale adottando il BF&M.
Questo documento è stato “aggiornato” per rispondere alle sfide successive. Quando, una generazione dopo, le visioni neo-ortodosse della Scrittura divennero più comuni nelle facoltà battiste, il BF&M fu rivisto nel 1963 per riaffermare la dottrina evangelica dell’ispirazione e dell’autorità della Bibbia. Nel 1998 fu di nuovo emendato per affermare chiaramente una visione biblica del genere maschile e femminile e della famiglia.
Finalmente, nel 2000, a seguito di una controversia ventennale tra anime “conservatrici” e “progressiste”, il BF&M è stato approvato nella versione tuttora vigente. A distanza di un quarto di secolo, essa rimane la dichiarazione di fede della Convenzione.
Ogni volta che è stata percepita una possibile deriva teologica, i battisti del Sud hanno riaffermato il loro impegno verso l'ortodossia biblica attraverso aggiornamenti confessionali e una maggiore responsabilità confessionale.
Il BF&M è composto di 18 articoli. La struttura è classica rispetto alle confessioni di fede protestanti storiche: come la Confessione di fede battista del 1689, parte dall’articolo sulla Scrittura seguito da quello su Dio, Uno e Trino. Seguono quelli sulla condizione umana (creata e decaduta nel peccato) e sulla salvezza. In quest’ultimo si afferma l’elezione divina che è vista come coerente e compatibile con la libera agenzia umana. Il linguaggio è moderatamente riformato.
L’articolo sulla chiesa dà voce ad una concezione della chiesa composta da credenti rigenerati cui vengono amministrati gli ordinamenti del battesimo e della Cena. Gli articoli sulle ultime cose sono generali e non prendono posizioni sulle cose secondarie (ad esempio, il millennio).
La seconda parte del BF&M copre temi e questioni che in genere non si trovano nelle confessioni protestanti storiche, ma che evidentemente sono importanti per i battisti del Sud. Innanzi tutto, l’impegno per l’evangelizzazione e la missione, poi quello per l’educazione e l’amministrazione delle risorse. Enfasi è posta sulla necessità della cooperazione.
C’è un articolo sull’ordine sociale e sull’impegno per la libertà religiosa nel mondo. Infine, chiude la dichiarazione un articolo sulla famiglia, oggetto dell’ultima precisazione apportata nel 2000 per rafforzare l’impegno battista nei confronti della visione biblica della sessualità e della famiglia imperniata sul matrimonio tra un uomo e una donna.
Il centenario del BF&M coincide con quello (ben più lungo: 1700 anni) di Nicea. Chissà se i battisti del Sud coglieranno l’opportunità di collegare i due centenari e pensarsi non solo come evangelici contemporanei ed americani, ma anche come credenti “cattolici” nel senso biblico del termine: cioè universali e radicati nella fede storica.
La fede evangelica ha sempre fatto uso di confessioni e dichiarazioni che, per quanto rivedibili, sono utili strumenti per affermare l’identità evangelica e difenderla da possibili deviazioni.