Evangelizzare i cattolici: perché e come?

 
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[Questo articolo è stato già pubblicato il 11 agosto 2020. In occasione del periodo estivo, la redazione di Loci Communes ha scelto di ripubblicare articoli che ritiene rilevanti, alternandoli a nuovi. Buona lettura!]

Evangelizzare i cattolici: perché e come? Questo è stato il tema di un webinar organizzato dalla European Mission Fellowship, una missione evangelica britannica presente in molti Paesi europei, tra cui l’Italia. Il webinar è stato seguito da un centinaio di persone principalmente dalla Gran Bretagna. Ad animarlo è stato José Moreno Berrocal, pastore di una chiesa evangelica ad Alcázar de San Juan, Spagna, che è stato intervistato. Dopo aver raccontato la sua esperienza di persona nata in una famiglia cattolica e poi diventato credente in Gesù Cristo, Moreno ha ricordato che l’interesse per l’evangelo è nato con la lettura del vangelo di Giovanni. La lettura e l’incontro con la Parola di Dio hanno suscitato la fede. Qui di seguito alcune domande poste a Moreno e la sintesi delle sue risposte.

Quali sono le somiglianze tra il cattolicesimo e la fede evangelica? Il linguaggio è simile, ma i significati sono diversi. Si parla di “grazia” ma per il cattolicesimo essa è una forza che viene infusa tramite i sacramenti; per l’evangelo è Dio stesso che si dona in Cristo per mezzo dello Spirito. Roma confonde giustificazione e santificazione, mentre per la Bibbia la giustificazione è la giustizia di Cristo imputata al peccatore per fede soltanto da cui nasce il cammino di santificazione. Anche i comuni linguaggi sulla Trinità di Dio e la divinità di Gesù sembrano uguali, ma le risultanti delle fedi sono molto diverse e quindi non esiste unità nemmeno nelle dottrine trinitarie e cristologiche.

Quali sono i punti principali di differenza? La Parola di Dio è un punto cruciale. Per Roma la Bibbia è parte della Parola di Dio (insieme alla tradizione e al magistero), per la fede evangelica la Scrittura è la Parola di Dio scritta, ispirata, autorevole che attesta veracemente la Parola di Dio incarnata: Gesù Cristo. Il “Sola Scrittura” della Riforma riassume tutto ciò. L’altro punto cruciale di differenza riguarda la salvezza. Per la fede evangelica siamo salvati grazie a Cristo soltanto per la fede soltanto. Per Roma, la mediazione dei sacramenti e il ruolo delle nostre opere sono centrali. 

Il cattolicesimo è cambiato? Certamente, è in continuo cambiamento, soprattutto a partire dal Vaticano II. La Bibbia è letta più apertamente, tuttavia si sono imposte tendenze universaliste e comprensioni liberali della Scrittura e della fede. 

I cattolici sono tutti uguali? Sì e no. Sì perché se uno si definisce “cattolico” è perché trova in quella definizione generale qualcosa in cui riconoscersi. No perché ci sono vari livelli di adesione. L’atteggiamento individualista e postmoderno si è diffuso anche all’interno del cattolicesimo. Pochi si confessano, pochi seguono la morale, pochi sono coerenti con l’insegnamento ufficiale..

Ci sono diversi tipi di cattolici? Sì, grosso modo si possono individuare i devoti, i tradizionalisti, i cattolici nominali, i gruppi aperti a leggere la Bibbia, i carismatici, ecc. La composizione del cattolicesimo è complessa e accomoda varie tipologie di adesione.

È possibile essere un credente nato di nuovo nella Chiesa cattolica? La grazia di Dio è all’opera ovunque. Chi è nato di nuovo e si trova nella chiesa di Roma lo è “nonostante” quella chiesa non “grazie” ad essa. Se rimane è perché accetta (consapevolmente o meno) una disconnessione tra la dottrina e la pratica di Roma e la propria fede.

Perché i cattolici devono essere evangelizzati? Perché il messaggio dell’evangelo va proclamato a tutti e molti cattolici non sanno cosa sia l’evangelo. Deve essere condiviso con amore. Il nostro atteggiamento deve essere paziente, comprensivo, attento, ma anche sfidante. Se si legge la Bibbia e si crede in Cristo, gli idoli vanno abbandonati.

Come evangelizzare i cattolici? Non tanto attraverso la controversia fine a sé stessa. Puntando sempre alla lettura della Bibbia, dobbiamo dirigere la conversazione sul Signore Gesù, sul nostro peccato e sulla sufficienza dell’opera di Cristo per la salvezza. Invitare gli amici cattolici nelle chiese evangeliche è un modo per fare loro vedere la realtà di comunità dell’evangelo.

Che rapporto avere con i sacerdoti cattolici? Ove possibile dobbiamo essere amichevoli e aperti alla conversazione. Le relazioni ecumeniche (preghiera, evangelizzazione, missione, ecc.) non sono possibili perché non c’è unità nell’evangelo.