Appunti di storia dell’AEI (IV): l’avvio promettente (1974-1986)

 
 

N.B. Quest’anno ricorrono i 50 anni dalla costituzione dell’Alleanza Evangelica Italiana (1974-2024). In questa serie di articoli verranno tratteggiati alcuni appunti in vista di una storia dell’AEI, ancora tutta scrivere. Si tratta di tracce e spunti per fare memoria. 

Il primo decennio di vita dell’AEI si caratterizza per una certa vitalità e varietà. Sin dai primi anni della sua nascita, l’AEI organizza un servizio di informazione tramite un periodico trimestrale cartaceo: Idea. Il nome riprendeva l’esperienza internazionale che altre Alleanze avevano avuto con notiziari e fu riportata in Italia la sigla tedesca Information Dienst Evangelisch Allianz, che richiamava il collegamento a realtà interazionali preesistenti, e lo stesso fu fatto per il logo, che era formato da una croce che irradiava luce. A caratterizzare il notiziario per tutta la sua lunga storia sarà l’effettivo respiro internazionale che rappresentò un caso unico ed un’avanguardia nel mondo evangelico italiano del tempo. 

Il primo presidente dell’AEI, Elio Milazzo (1923-2021), lavorò tantissimo in favore del periodico per tutto il periodo della sua pubblicazione e non fu un caso che con le sue dimissioni nel 1986, il periodico conobbe un progressivo declino fino alla sua definitiva cessazione nell’88. 

A testimonianza del fervore di quegli anni Idea riporta la notizia della prima edizione delle Giornate teologiche (1978) organizzate dall’Istituto Biblico Evangelico di Roma sul tema dell’ermeneutica biblica con la partecipazione di H. Blocher, P. Bolognesi, G. Barbanotti, G. Standridge. Blocher sarebbe stato l’oratore all’assemblea del 1979 con una relazione sui “Caratteri distintivi degli evangelici alla fine del XX secolo”. Si capisce che i primi anni sono caratterizzati dalla volontà dell’Alleanza di posizionarsi nel panorama religioso italiano e internazionale, affermando un’identità evangelica che non è neo-fondamentalista né ecumenica. Chiarificatrice a questo riguardo è l’intervista incrociata a Milano (presidente AEI) e Bensi (presidente FCEI) in cui si delineano due modi diversi di interpretare la fede evangelica (Idea n. 2, 1979). Nelle parole di P. Bolognesi, “mentre suonavano forte i flauti del gretto conservatorismo e della rivoluzione, della chiusura settaria, dell’impegno politico e del fascino carismatico sganciato dalle fondamenta evangeliche, Milazzo diede fiato alla costruzione di un polo evangelico impegnato a costruire la propria identità e a porsi senza complessi nei confronti di altre concezioni della fede”.

Sono gli anni degli sforzi evangelistici tramite tende posizionate in piazze o parchi cittadini, della nascita dell’Arca (centro cristiano d’assistenza giovanile), delle marce evangelistiche e delle radio evangeliche, di convegni di varie denominazioni evangeliche italiane, di iniziative sulla musica (1985), di congressi missionari europei come Missione 80, Missione 83 e Missione 87. Si capisce che l’Alleanza è un organismo facilitatore e sostenitore di tante iniziative trasversali e al centro di conversazioni che toccano i temi più svariati della testimonianza evangelica.

Da subito, l’Alleanza si pone al servizio di movimenti di preghiera dal basso, pubblicando un calendario di preghiera, poi integrato con i punti per la preghiera diffusi dal Comitato di Losanna nato dopo il Congresso del 1974. 

Nel 1980 si ha una prima prova di capacità organizzativa di un certo peso, già anticipata nel 1976 dopo il terremoto in Friuli. In occasione del terremoto in Irpinia e Basilicata, l’AEI diventa un ente collettore di offerte e organizzatore di interventi umanitari. Nel 1983, l’Alleanza si fa promotrice di eventi culturali diffusi sul territorio in occasione del centenario della nascita del riformatore tedesco Martin Lutero.

Pur in condizioni di minoranza e con le proprie criticità interne, l’AEI contribuisce a frenare i rischi di compromesso col cattolicesimo romano da parte dell’evangelismo mondiale. Furono quelle italiane e spagnole le denunce che portarono poi a una presa di posizione ufficiale da parte della Commissione teologica dell’Alleanza evangelica mondiale sul cattolicesimo romano (Singapore 1986).

Questo primo decennio della vita dell’AEI si conclude con una crisi istituzionale. La leadership Milazzo, fondamentale per l’avvio e il posizionamento iniziale dell’Alleanza, perde consenso interno. Si verifica una condizione di stallo in cui le fragili infrastrutture messe in piedi sono scosse e necessitano di un tagliando, aprendo ad una fase di incertezza nella vita dell’AEI.

(continua)

Della stessa serie:
“Appunti di storia dell’AEI (I): i primi tentativi ottocenteschi” (28/3/2024)
“Appunti di storia dell’AEI (II): il Novecento evangelico e i passi verso la costituzione” (3/4/2024)
“Appunti di storia dell’AEI (III): il congresso di Losanna e la relazione Bono” (9/4/2024)