Post in Riforma/e
Riformatori compiuti (I). L’obiettivo del riformatore religioso

In un’età in cui c'è pressione per concentrarsi più su ciò che unisce l'umanità che su ciò che la distingue, una chiamata alla riforma biblica può essere vista come antiquata e controproducente. Una chiamata ad una riforma evangelica può essere vista come divisiva ed impopolare. Nonostante ciò, è ancora grande il bisogno di riformatori compiuti.


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Saggi sull’educazione cristiana di Cornelius Van Til

Dovremmo mandare i nostri bambini nelle scuole non cristiane? In altre parole, possiamo trovare una qualche forma di sintesi tra la filosofia cristiana e non cristiana dell’educazione? In Saggi sull’educazione cristiana (1979), Caltanissetta, Alfa & Omega 2017, Cornelius Van Til spiega che solo dal punto di vista riformato si può avere una filosofia cristiana coerente dell’educazione. Inoltre, Van Til sostiene che l’educazione cristiana non dovrebbe essere opzionale per la chiesa odierna.

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La riforma protestante, l’evento che fece tremare l’Europa

Nel Museo Poldi Pezzoli di Milano, tra le tante interessanti opere, si trova un particolare dittico del 1529 ca. realizzato dalla bottega di Lucas Cranach il Vecchio, ritraente Martin Lutero (1483-1546) e sua moglie, Katharina Von Bora (1499-1552). Se da un lato il quadro riporta realisticamente e dettagliatamente la fisionomia della coppia, dall’altro, è intriso di un profondo e ricco significato storico-teologico.

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La difesa della fede di Cornelius Van Til

Gli apologeti cristiani classici hanno spesso difeso la fede cercando di partire dalla posizione di pura razionalità del non credente. Da tali premesse, l’apologeta usa le regole aristoteliche della logica per dimostrare che Dio deve necessariamente esistere. Ma è questo il compito dell’apologeta cristiano?

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Verso la Domenica della memoria (I). Abbiamo davvero capito la Riforma protestante?

La Domenica della memoria è una preziosa occasione di dedicare parte del culto alla rievocazione dell’identità storica della fede evangelica. Senza tentazioni nostalgiche (la Riforma è una vocazione attuale), senza ricostruzioni sentimentali (la Riforma ebbe molti limiti e fece molti errori), ma valorizzando il fatto che la fede evangelica è una fede biblica, apostolica, ortodossa e anche protestante.

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Eberhard Jüngel (1934-2021), il teologo luterano che contestò la Dichiarazione congiunta sulla giustificazione

Quella che forse lo ha reso noto ad un pubblico più grande è stata la presa di posizione contro la “Dichiarazione congiunta sulla giustificazione per fede”, firmata nel 1999 e considerata una pietra miliare dell’ecumenismo contemporaneo. Non per Jüngel, però, che pubblicò il volume Il vangelo della giustificazione come centro della fede cristiana, Brescia, Queriniana 2000, in polemica con le letture celebrative di quell’accordo teologico.

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Dietro ogni medaglia c’è un mondo più o meno connesso. Lezioni per la chiesa evangelica

Fino a quando, per grazia di Dio, non costruiamo una rete evangelica minimamente connessa e credibile, nessuna medaglia arriverà. Al massimo, le nostre micro-reti ci preparano a gare improvvisate e ininfluenti, ma non alle medaglie olimpiche. Per queste, bisogna entrare in mondi fatti di macro-reti che fanno leva su una comune appartenenza: quella della famiglia evangelica allargata che ha (con tanti limiti e difetti) una sua identità biblica, storica e progettuale.

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