Chiesa al centro (I). Il Vangelo che trasforma tutte le narrazioni culturali
Come si fonda una chiesa di “successo”? Questa è la domanda che molti leader evangelici, pastori e fondatori di chiese si pongono, e questa è la domanda a cui il libro di Tim Keller (1950-2023) di recente pubblicazione in Italia, Chiesa al centro, Torino, La Casa della Bibbia 2025, cerca di NON rispondere. L’opera infatti cerca di evitare formule fatte, metodi standardizzati o incoraggiamenti a replicare il modello Redeemer (dal nome della chiesa Redeemer di New York che Tim Keller ha fondato e condotto per molti anni) come se una chiesa di “successo” possa essere utilizzata come stampo per generare le stesse dinamiche fruttuose ovunque. Il libro non è neanche un approfondimento sul fondamento dottrinale su cui fondare le chiese, né tantomeno una lista di espressioni del ministero cristiano utili e funzionali al nostro tempo. Il testo si concentra su quello che definisce il “middleware” della vita di chiesa e cioè la visione teologica.
Troppo spesso le chiese si muovono in maniera robotica, rigida, con movimenti tra conoscenza dottrinale e “output” ministeriale che sono forzati, innaturali, inadatti e inefficaci. Perché? Perché la visione teologica non è sviluppata, non c’è una visione che renda le convinzioni ortodosse sul Vangelo rilavanti e in relazione con le culture, gli ambienti e le circostanze in cui si opera. È in questo vuoto poco esplorato in ambito evangelico che Tim Keller ha elaborato un pensiero ricco, intriso di rigore teologico e di pertinenza culturale che sfida le chiese contemporanee a trovare la propria salda identità e sfidare gli idoli del mondo.
L’opera è forse la più importante della significativa produzione di Keller e, tradotta e adattata al contesto italiano, è una risorsa fondamentale per chi si chieda come possa una chiesa crescere in numero, impattare la cultura circostante e adoperarsi per il discepolato e la crescita dei suoi membri. È un libro sulla missione, sulla chiesa, sulla città, sul Vangelo, sui ministeri, un libro che prova a tenere ognuno degli aspetti della vita della chiesa saldamente insieme per la costruzione di chiese fruttuose.
Nonostante il tema specifico però, il libro non è una risorsa per gli addetti ai lavori. Chiesa al centro, infatti ribadisce la centralità della chiesa nell’opera di Dio e per chiesa non intende i suoi leader, ma la coralità del popolo di Dio che nell’insieme delle sue vocazioni, chiamate e diversità, si adopera per portare avanti il ministero cristiano incentrato sul Vangelo, specialmente nel cuore della città.
Chiunque, quindi, cerchi risposte facili rimarrà deluso. Chi dovesse decidere di addentrarsi nella lettura del corposo volume, infatti, scoprirà che più che dare risposte, l’autore pone sfide e apre campi di ricerca, di autovalutazione e di messa in discussione. Offre una panoramica per ripensare interamente al modo in cui facciamo chiesa, organizziamo i ministeri, predichiamo il Vangelo, scegliamo i luoghi in cui servire, viviamo la missione e interagiamo con l’ecosistema evangelico intorno a noi.
I tre grandi perni su cui ruota il libro sono il Vangelo, la città e il movimento.
Prima ancora di partire dalla chiesa, il libro parte dal Vangelo. Sembra scontato che ogni chiesa cristiana sia una chiesa in cui il Vangelo viene predicato, ma l’autore non lo dà per scontato neanche per le chiese evangeliche più ortodosse. Credere nel Vangelo può anche non necessariamente significare essere trasformati da esso costantemente e scadere in forme di legalismo o di relativissimo è più semplice di quel che si pensi.
Il Vangelo, infatti, è proclamazione di quello che è già stato compiuto, un annuncio di quello che Cristo ha fatto al posto nostro, le conseguenze prodotte da una vita rinnovata dal Vangelo, non sono il Vangelo stesso e non sono il risultato primario da ricercare. Il Vangelo è la storia dell’incarnazione, sostituzione e restaurazione che si inserisce nella più grande storia della creazione dal Dio unico, della schiavitù del peccato in cui l’uomo è caduto, della redenzione in Cristo e del dono della fede per grazia. Il Vangelo però non è riducibile a una piccola formula di risistemazione del danno, ma si intreccia con tutta la realtà creata e con gli innumerevoli temi che la Bibbia sviluppa. Infatti, il suo messaggio è talmente ricco che può essere trasmesso in ogni situazione e adattato ai contesti.
Il vangelo è per tutti ma non è un messaggio semplicistico e ribalta le narrative del mondo in maniera radicale. Non è un massaggio di supremazia di servizio, non è un messaggio che modifica le opere ma che tocca il cuore ed è un massaggio che incide il presente ed è certezza per il futuro. Il Vangelo è quindi capace di toccare ogni ambito della vita permettendo di trovare modelli nuovi a quelli moralisti o antinomistici che propongono soluzioni temporanee e traballanti.
Il libro fornisce una serie di esempi in cui il messaggio del Vangelo ribalta gli approcci della nostra cultura e offre margini per vite improntante alla sequela di Cristo e in vista di risvegli che possano impattare la cultura in cui le nostre chiese sono fondate.
I risvegli, dice Keller, non possono essere programmati e attuati, ma di sicuro c’è una postura in cui la chiesa può mettersi affinché sia trovata pronta e, un ruolo centrale, è occupato dalla preghiera.
La trasformazione prodotta dal vangelo non è una formula che le chiese possono applicare e implementare, è piuttosto una riscoperta del messaggio biblico e della sua rilevanza per la nostra vita personale, delle vite delle persone intorno a noi, della chiesa, della cultura e dei sistemi sociali in cui siamo inseriti.
Il libro parla anche dell’importanza della predicazione e della preparazione dei predicatori ad essere conoscitori del messaggio profondo del Vangelo ma anche del contesto in cui predicarlo. La predicazione è al centro di una chiesa al centro in cui ogni membro, operosamente opera e agisce nel contesto in cui è chiamato.
(continua)
Questo articolo inaugura una serie su Chiesa al centro. I prossimi saranno dedicati al tema della contestualizzazione, della città e del movimento.