La politica del vangelo (III). L’intervista al Senatore Lucio Malan

 
 

Le Giornate teologiche dell’IFED di Padova (11-12 settembre) sono state spesso un’occasione di dialogo anche con le autorità pubbliche. In questa circostanza il presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana Giacomo Ciccone ha intervistato il Senatore della Repubblica Lucio Malan, uomo di fede protestante e interprete di una visione della politica, in collegamento da remoto per impegni di partito.


Il Senatore era stato promotore insieme all’AEI il 13 febbraio scorso di un convegno presso il Senato della Repubblica dal titolo “Libertà religiosa in Italia, tra intese, culti ammessi e criticità”.


Interrogato sulla necessità e la possibilità di rinnovare la politica italiana secondo una visione ispirata dell'evangelo, Malan ha affermato che il rinnovamento secondo l’Evangelo è “sempre utile in qualunque campo” e che oggi vi è un “particolare bisogno perché il cristianesimo è sotto attacco”. Per farlo abbiamo bisogno di superare la logica del “laicismo di stato”. Non è solo un diritto ma anche un dovere che cristiani parlino sulla base delle proprie convinzioni evangeliche e affermino i propri principi e valori in politica. 


Malan ha ricordato l’esempio di uomini di fede come Roger Williams (1603-1683) che fondò la città di Providence sul principio della libertà religiosa, o come Martin Luther King (1929-1968) che ebbe il coraggio di affermare l’uguaglianza di ogni uomo davanti a Dio.


Lucio Malan partecipò insieme a molti altri anche alla manifestazione in favore della libertà religiosa organizzata dall’AEI a Roma nel 2007. Ciccone ha ricordato il suo caloroso e convinto intervento dal palco fatto durante quella occasione. Lo riportiamo:


Noi politici abbiamo l’obbligo di lavorare perchè la libertà venga pienamente messa in pratica nelle leggi. Ritengo adeguato questo Manifesto proposto oggi proprio perché è importante superare la legislazione attuale che, se da un lato non ci impedisce di essere in piazza oggi e di praticare i nostri culti, dall’altro non concede pari dignità alle chiese e alle confessioni religiose, ai gruppi. Esiste questa divisione dei culti ammessi, che è una chiara negazione della libertà di chi non è cattolico”. 


A distanza di 18 anni da quella dichiarazione il Senatore, che ancora si riconosce in essa, ha aggiunto che la libertà religiosa va affrontata in modo più ampio. Gli scenari sono mutati e oggi altre questioni si pongono a minare tale libertà. Il cosiddetto “disegno di Legge Zan” ne è stato un esempio: per preservare alcune minoranze rischiava di censurarne altre. È necessario quindi alimentare il pluralismo: la violenza di fronte all'espressione libera delle proprie convinzioni (come avvenuto nel caso di Charlie Kirk) è un dato estremamente preoccupante. 


Sulla crescente tendenza alla promozione di un nazionalismo cristiano il Senatore ha affermato che “tirare Dio dalla propria parte è spesso imprudente”. Dobbiamo mantenere il diritto di tutti ad esprimere idee anche se io non le condivido.


Il presidente Ciccone ha, però, ricordato che se si afferma la necessità del pluralismo allora l'Art. 7 della Costituzione italiana, così come il sistema delle intese, sembra essere un ostacolo non certo insignificante a una sostanziale uguaglianza e che sarebbe auspicabile impegnarsi per promuovere una legge quadro sulla libertà religiosa entro la fine della legislatura. Per Malan ci sono dei rischi sottesi al cambiamento dell’attuale normativa che vanno ben ponderati per salvaguardare le libertà ad oggi godute.


Le Giornate teologiche sono state l’occasione per far emergere un dilemma: se da un lato si afferma il bisogno di rinnovamento politico alla luce dell’Evangelo, dall’altro pare che manchi il coraggio evangelico di non conformarsi all’assetto dato per provare a ripensarlo dalle fondamenta anche a costo di correre qualche rischio. 


(continua)


Della stessa serie:

Marco Iotti, “La politica del vangelo (I). Dio e l’autorità” (17/9/2025)

Chiara Lamberti, “La politica del vangelo (II). Cristiani e potere, quale relazione?” (19/9/2025)