Appunti di storia dell’AEI (V): le transizioni degli Anni Novanta

 
 

N.B. Quest’anno ricorrono i 50 anni dalla costituzione dell’Alleanza Evangelica Italiana (1974-2024). In questa serie di articoli verranno tratteggiati alcuni appunti in vista di una storia dell’AEI, ancora tutta scrivere. Si tratta di tracce e spunti per fare memoria.

Dopo il 1988 l’Alleanza attraversò un periodo di incertezza istituzionale. Conclusa la prima e per molti versi fruttuosa presidenza di Elio Milazzo, gli anni che seguirono furono caratterizzati da una certa fluidità nella direzione. Il decennio vide infatti la successione delle brevi presidenze di Luigi Cesare Sgrò (1990), Giuseppe Piccolo (1992), Gianfranco Giuni (1994) e Gaetano Sottile (1997), quest’ultima in particolare di un certo impatto nelle attività dell’AEI.

Dopo la cessazione della pubblicazione di Idea, periodico dell’AEI, nel 1987, negli anni successivi sarebbero usciti un numero di Idea nel 1989 e solo dei “Fogli” come notiziari dell’AEI: 1 nel 1989; 2 nel 1995; 1 nel 1996. In quegli anni intanto nasceva “Comunicazioni Cristiane” ad opera di Giuseppe Lo Voi. Esso non era istituzionalmente collegato all’Alleanza evangelica, ma il suo direttore ne era membro attivo. Questo aveva fatto sì che si guardasse alla sua iniziativa con un certo interesse anche se si trattava di un notiziario in discontinuità con Idea. Vero è che un inserto trimestrale a “Comunicazioni Cristiane” avrebbe riportato le notizie dell’AEI mantenendo quindi una continuità nel collegamento con la base.

In questo decennio di tanti cambiamenti, non mancano delle iniziative significative. Intanto, nel 1990 la sede legale viene spostata a Roma dove rimane tuttora. L’AEI si fa promotrice di un convegno internazionale su “Cristiani e musulmani in Europa” a testimonianza dell’emergere del tema delle migrazioni e dell’incontro con l’islam che anche l’Italia evangelica deve abituarsi a decifrare.  

Nel 1996 iniziano con regolarità ad essere celebrate la Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata (l’IDOP a cura dell’Alleanza Evangelica Mondiale), la Settimana Internazionale di Preghiera (a cura dell’Alleanza Evangelica Europea) e la Domenica della memoria (ultima domenica di ottobre). Si tratta degli appuntamenti istituzionali dell’AEI che invitano le chiese evangeliche a riunirsi in incontri particolari per sottolineare la vicinanza alla chiesa perseguitata, a pregare insieme (sulla scia degli albori dell’Alleanza evangelica nel 1846 che nacque proprio come movimento di preghiera) e a coltivare la memoria della storia del popolo evangelico (in concomitanza con la ricorrenza della Riforma protestante il 31 ottobre, giorno dell’affissione delle 95 testi di Martin Lutero a Wittenberg).

Sempre nel 1996 esce il volumetto a cura d A. Ramirez, Da Losanna a Manila, che raccoglie i testi del Patto di Losanna (1974) e del Manifesto di Manila (1989). L’Alleanza e il Movimento di Losanna intrecciano i loro percorsi al servizio dell’unità evangelica e della missione evangelica. Molto importante è anche la collaborazione dell’AEI alla realizzazione del volume di Dichiarazioni evangeliche. Il movimento evangelicale 1966-1996, a cura di P. Bolognesi. Si tratta di una pubblicazione unica nel panorama dell’editoria evangelica mondiale in cui si raccolgono i documenti che l’evangelismo contemporaneo ha prodotto sui temi più vari.

A coronamento di un certo vigore nella vita dell’Alleanza, nel 1997 riprende la pubblicazione regolare del notiziario dell’AEI, Ideaitalia, che diventa un punto di riferimento nella vita associativa. Nel 1999, l’AEI si affaccia anche all’organizzazione di manifestazioni pubbliche a sostegno della libertà religiosa. Il Raduno del 1999 raccoglie un migliaio di persone che danno voce all’esigenza che l’Italia faccia un passo avanti rispetto al deficit di attenzione alle minoranze religiose. Il volto pubblico dell’AEI si vede anche nell’iniziativa intrapresa sotto la presidenza Sottile del “Convivio dello Spirito” presso il Parlamento italiano, un incontro che vuole mettere a confronto il mondo della politica con la realtà del pluralismo religioso in Italia.

Sempre nel 1999, l’AEI approva il documento “Orientamenti evangelici per pensare il cattolicesimo romano” che, riprendendo le istanze di fedeltà all’evangelo che l’Alleanza aveva rappresentato nel 1986 a livello mondiale con il Documento di Singapore, rilancia la necessità che la testimonianza evangelica mantenga la sua critica radicale al sistema del cattolicesimo romano. Il documento ebbe una certa eco sulla stampa evangelica internazionale.[1] 

(continua) 

Della stessa serie:
“Appunti di storia dell’AEI (I): i primi tentativi ottocenteschi” (28/3/2024)
“Appunti di storia dell’AEI (II): il Novecento evangelico e i passi verso la costituzione” (3/4/2024)
“Appunti di storia dell’AEI (III): il congresso di Losanna e la relazione Bono” (9/4/2024)
“Appunti di storia dell’AEI (IV): l’avvio promettente (1976-1986)” (15/4/2024)

[1] “Orientamenti evangelici per pensare il cattolicesimo”, Ideaitalia III:5 (1999) 7-8; anche in Comunicazioni cristiane XI (1999/12) 13-14 [trad.: “Le catholicisme romain: une approche évangélique”, Vivre, 8-9 (2000) 10-14 e Fac-Réflexion 51-52 (2000/2-3) 44-49; “Ein Evangelikaler Ansatz zum Verständnis des Römischen Katholizismus”, Freie Theologische Akademie, 2000 e Bibel Info 59/3 (2001) 10-13; “An Evangelical Approach Towards Understanding Roman Catholicism”, Evangelicals Now, Dec 2000, 12-13; European Journal of Theology X (2001/1) 32-35].