Loci Communes. 2021 in sintesi

 
 

Con il periodo natalizio alle spalle, è di nuovo il momento in cui ognuno riflette sulle gioie, i dolori, i rimpianti, i fallimenti, i successi e i propositi per trarre il massimo dall'anno che verrà. Come evangelici, sappiamo che è il Signore che ordina i nostri giorni (Salmo 37,23). La nostra chiamata come suoi figli è di vivere i giorni che ci sono stati dati per la sua gloria e per la sua gloria soltanto. Quando falliamo, come spesso facciamo, siamo chiamati a ricordare la grazia gratuita dell’evangelo, che come figli di Dio siamo stati perdonati e salvati per la sola fede nell'opera di Cristo soltanto. Questa semplice verità dell’evangelo ha un impatto su ogni aspetto della nostra vita. È trasformativa per tutta la vita, la cultura e la società. 

A Loci Communes, il nostro desiderio è, per grazia di Dio e con i doni che ci sono stati dati, promuovere la cultura evangelica in Italia per aumentare la consapevolezza della nostra visione del mondo. Come una minoranza religiosa in Italia desideriamo mostrare come la fede evangelica storica è sia ricca che vivibile. Desideriamo fare questo dando uno spazio agli evangelici italiani per impegnarsi nella cultura che li circonda, contribuendo con articoli altamente contestualizzati, piuttosto che semplicemente importare, tradurre e pubblicare contenuti da altri contesti (senza sminuire altri lavori che veramente edificano la chiesa in Italia).

Guardando indietro all'anno 2021, lodiamo Dio per la crescita che abbiamo visto come rivista e vogliamo condividerla con i nostri lettori. Pertanto, ecco alcune statistiche incoraggianti e una lista dei 10 top articoli del 2021. Se Loci Communes è stata una benedizione per te, vorresti considerare di sostenere il nostro lavoro attraverso una donazione? Puoi farlo qui. Inoltre, non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter per non perdere mai nuovi articoli.

Contenuto prodotto nel 2021

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I 10 top articoli del 2021

  1. L'Allah del Corano è il Dio della Bibbia?
    Nel nuovo secolo e millennio, stiamo assistendo alla rivoluzione “pan-religiosa”: l’idea che tutte le donne e gli uomini di tutte le religioni (credenti, non credenti e diversamente credenti) sono uniti. In questa rivoluzione, un ruolo centrale e da apripista ha avuto la tesi secondo la quale il Dio della Bibbia e l’Allah del Corano siano lo stesso Essere.

  2. Chi sarà il prossimo papa? L’identikit “cattolico evangelico” di George Weigel
    Lui (Weigel) vuole fare credere che il cattolicesimo romano possa (anzi debba) essere anche “evangelico”. Molto tradizionale nella dottrina (anti-evangelica), molto appassionato e impegnato nelle dinamiche (simil-evangeliche). È questo il tipo di papa nuovo che auspica.

  3. “Nel mezzo del cammin di nostra vita” (I): richiami biblici all’inizio della Commedia di Dante
    La Commedia è un capolavoro che, nella sua straordinaria ricchezza e complessità, riflette una cultura impastata di quegli ingredienti che hanno reso l’Italia quella che è: genialmente assorbita da una religiosità che mescola la Bibbia e la cultura pagana, artisticamente intessuta in una spiritualità che non comprende l’evangelo come dono di Dio ricevuto per grazia soltanto, fortemente attratta dalla figura della “madre” (Maria) e della “donna” (Beatrice) in cui cercare l’amore. E’ questa commedia che, da Dante in poi, è il canovaccio della vita italiana.

  4. Il declino del “cristianesimo”. Forse non è una cattiva notizia
    Sta facendo discutere l’articolo di Ernesto Galli della Loggia “I grandi temi che la Chiesa ha pensato di non vedere” sul Corriere della Sera (29/12/2020). Pur riferendosi in modo particolare alla Chiesa cattolica, contiene degli spunti più generali che coinvolgono il cristianesimo nella sua globalità. Tra l’altro, Galli della Loggia sostiene che il declino del cristianesimo sia una realtà sempre più evidente.

  5. Gino Strada (1948-2021). Grandezza e limiti della “religione di un solo comandamento”
    La vita di Strada ha illustrato la grandezza e i limiti della “grazia comune” di Dio. La grazia comune è la grazia con cui Dio benedica l’umanità nel preservare il mondo dagli effetti devastanti del peccato e nel seminare la sua ricchezza nelle vocazioni umane. La grazia comune è stata sicuramente all’opera nella passione di Strada per la pace, la guarigione dei malati, l’aiuto ai poveri, la denuncia delle ipocrisie.

  6. Ravi Zacharias e il rischio per tutti della “vita doppia”
    È stato reso pubblico il risultato dell’investigazione sulla vita privata di Ravi Zacharias (1946-2020), a seguito di varie denunce che erano pervenute dopo la sua morte l’anno scorso. Risulta ormai chiaro che, dietro il grande predicatore e apologeta globale della fede cristiana, si celava un “altro” Ravi Zacharias.

  7. La tragedia dell’Afghanistan. Non bastano le mani giunte sui social
    Cosa succederà ora? Che ne sarà delle donne? Saranno chiuse le scuole per loro? Quale sarà il destino di chi non vuole sottomettersi al regime? Cosa sarà dei cristiani? Sono tutte domande tragicamente aperte, le cui risposte sono tanto dure da accettare quanto scontate. Abbiamo provato a farle ai nostri amici afgani e la risposta è stata un pianto.

  8. Rivoluzione della religione universale o rivoluzione dell’Evangelo?
    “La nuova religione universale” è il titolo di un articolo di Eugenio Scalfari apparso sul quotidiano La Repubblica del 16 marzo 2021. Il decano dei giornalisti italiani definisce “una vera e propria rivoluzione” il moto ecumenico universalista che ha Papa Francesco come capo fila. Perciò, siamo certi che si tratti proprio di rivoluzione? Oppure non è altro che l’evolversi sociologico di una propensione vecchia di millenni?

  9. “Figli di Abramo”, l’equivoco di Papa Francesco
    Secondo Francesco, il “padre Abramo” è comune a tutti: ebrei, cristiani e musulmani sono la “discendenza” promessa da Dio ad Abramo e quindi “fratelli e sorelle”. In esso è evidente un “pendio scivoloso” relativo ai temi dell’alterità e della convivenza tra diversi. Il papa dice che per non essere in conflitto bisogna essere amici; per essere amici bisogna essere fratelli e sorelle; e per essere fratelli e sorelle bisogna fare riferimento alla stessa divinità che, quantunque diversamente declinata sul piano teologico, è la stessa; essendo tutti figli dello stesso Dio, si deve pregare insieme.

  10. Né i papi né le femministe, ma la Riforma protestante ha liberato le donne. Un libro coraggioso
    Papi e femministe, citati nella stessa frase, fanno subito pensare ad un rapporto antagonistico ed invece Elise Crapuchettes, nel suo libro Popes and Feminists: How the Reformation Frees Women from Feminism (2017) non solo li paragona, ma conclude anche che sotto molti aspetti si muovano sullo stesso livello nell’intendere il ruolo della donna.