Post in Sola/us
Il “cattolicesimo liquido” che fa infuriare i conservatori

Già da tempo Weigel e altri esponenti del tradizionalismo cattolico d’oltre oceano hanno espresso la loro frustrazione (per usare un eufemismo) per la massiccia immissione di liquidità nel cattolicesimo romano da parte di papa Francesco. L’insegnamento incerto e ondivago su materie dottrinali e morali di primaria importanza; l’insofferenza verso la liturgia pre-conciliare; la picconatura costante dell’istituzione cattolica con critiche ripetute al clericalismo; i modi di fare del papa fuori dagli schemi che destabilizzano le consuetudini; il messaggio accogliente e misericordioso a spese dei requisiti dottrinali e morali del Catechismo della chiesa cattolica, ecc.

Scopri di più
Le beatitudini “umaniste” dell’omelia del card. Zuppi

L’omelia ha usato le parole dell’evangelo, ma non ha predicato l’evangelo. La sua cornice teologica era l’“umanesimo solidale” tanto caro a Papa Francesco e che è diventato il paradigma dell’annuncio cattolico contemporaneo. Questo “vangelo” cattolico romano dice che, alla fine, siamo tutti fratelli e siamo tutti buoni, chi più chi meno, già tutti inclusi in quanto donne e uomini nella grazia di Dio. Peccato che non sia l’evangelo del Signore Gesù di cui parla la Scrittura.

Scopri di più
Stesse parole, mondi diversi. Un libro evangelico per capire il cattolicesimo romano

Potremmo dire che la pallavolo e il tennis sono la stessa cosa perché condividono nel loro linguaggio termini come “rete”, “palla” e “battuta”? In Stesse parole, mondi diversi. I cattolici e gli evangelici credono allo stesso Vangelo?, Caltanissetta, Alfa&Omega 2021, Leonardo De Chirico ci conduce nell’esplorazione di una domanda simile, ma decisamente più importante per quel che concerne le nostre vite e la nostra salvezza: i cattolici e gli evangelici credono allo stesso vangelo?

Scopri di più
Se questo è il magistero di Francesco …

Il magistero è forse il livello che è stato maggiormente impattato dal papa argentino. Il suo insegnamento (contenuto in encicliche, esortazioni apostoliche, bolle, discorsi, ecc.) si è caratterizzato come “incerto”, “in movimento”, “ambiguo”, “sfumato”. Molti cattolici (e anche osservatori non cattolici), abituati ad associare il magistero papale a una forma di insegnamento dottrinario, coerente e stabile, sono letteralmente spiazzati da un papa che sembra dire, non dire e contraddire tutto e il contrario di tutto.

Scopri di più
Roberto Bellarmino (1542-1621) e il confronto con Roma oggi (IV)

Se Bellarmino polemizzava, smontava e menava fendenti teologici, Francesco afferma, abbraccia, apprezza, include gli evangelici. Mentre Bellarmino sottolineava l’importanza della disputa, Francesco non perde occasione di incoraggiare a camminare insieme senza perdere tempo in diatribe dottrinali. Il risultato sperato è di assorbire la fede evangelica dentro una comprensione di cristianesimo “poliedrica” in cui tutti sono fratelli e sorelle.

Scopri di più
“Una tentazione da cui guardarsi”. Il cattolicesimo romano secondo Al Mohler

In alcuni settori della teologia evangelica nord-americana, c’è una crescente fascinazione verso la “grande tradizione” di cui Roma sarebbe in qualche modo garante e rappresentante. La fede evangelica, ricorda Mohler, pur sentendosi totalmente parte della storia della chiesa fedele e pur coltivando l’appartenenza alla chiesa globale, è sottomessa in modo supremo alla Scrittura soltanto. L’incrollabile fiducia nel Dio della Parola e, dunque, nella Parola di Dio è costitutiva per la fede evangelica.

Scopri di più
“Mangiare Dio”: sintesi del cattolicesimo romano?

Di primo acchito sembra un gesto cannibalico, anche se rivolto a Dio e non a un simile. Eppure è la quintessenza del cattolicesimo romano. Stiamo parlando del “mangiare Dio”, atto che sta al cuore della comprensione cattolico romana dell'eucaristia. Davvero il cattolicesimo può essere pensato come la religione del “mangiare Dio”?

Scopri di più
L’ultimo convertito al cattolicesimo. Ha ben capito a cosa ha aderito?

Nazir-Ali era considerato un esponente dell’ala evangelica e, in questa veste, partecipava a convegni evangelici e pubblicava su riviste e con case editrici evangeliche. Ora, sempre più insofferente verso una chiesa (quella anglicana) alla deriva dottrinale e morale, Nazir-Ali, ha attraversato il Tevere ed è diventato cattolico.

Scopri di più
Roberto Bellarmino (1542-1621), il “fortissimo baluardo” cattolico contro la teologia della Riforma (I)

Nella storia della teologia Roberto Bellarmino (1542-1621) è associato alla teologia “controversista” o “apologetica”. Nell'immaginario del lettore informato, Bellarmino incarna la battaglia che il cattolicesimo romano ingaggiò con la Riforma dopo il Concilio di Trento.

Scopri di più
Dopo il rogo del ponte, Roma ha bisogno di un “pontefice”. E non è il papa

Mentre ci auguriamo un rapido ripristino della funzionalità del ponte di ferro, non bisogna dimenticare che a Roma i ponti hanno un’importanza particolare e ad essi è stata associata una funzione sociale importante. Infatti, nella storia antica della città il “pontefice” (pontem facere) era una figura religiosa a cui era attribuita un ruolo di intermediazione tra gli dèi e l’umanità. Il pontefice era un costruttore di “ponti” con le divinità e un garante della pace con gli dèi da cui sarebbe scaturita e mantenuta la prosperità della città.

Scopri di più
Albert Vanhoye (1923-2021), il biblista gesuita e le ingenuità sul metodo storico-critico

Di particolare interesse per i lettori evangelici è il ruolo svolto da Vanhoye nella redazione del testo della Pontificia Commissione Biblica “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa” (1993), al tempo in cui lo studioso gesuita francese era segretario della commissione. In quel testo, il metodo storico-critico fu ufficialmente definito e difeso al più alto livello magisteriale della chiesa cattolica.

Scopri di più
Chi sarà il prossimo papa? L’identikit “cattolico evangelico” di George Weigel

Lui (Weigel) vuole fare credere che il cattolicesimo romano possa (anzi debba) essere anche “evangelico”. Molto tradizionale nella dottrina (anti-evangelica), molto appassionato e impegnato nelle dinamiche (simil-evangeliche). È questo il tipo di papa nuovo che auspica.

Scopri di più
La predicazione cattolica al servizio della Parola di Dio?

Il Vaticano II (1962-1965) ha stimolato la Chiesa cattolica a focalizzarsi sulla Scrittura, non alterando la centralità dell'Eucaristia e il quadro sacramentale generale, ma aggiungendo ad entrambi un sapore più biblico. Fino a che punto questo obiettivo sia stato raggiunto è una questione controversa.

Scopri di più