La chiesa, la missione e l'effetto Emergency

Innumerevoli missioni evangeliche sono pronte a mandare, fondare e creare realtà di élite spirituale. Cosa ne è delle realtà esistenti? Come influiscono queste missioni sulla chiesa locale e sul contesto in via di trasformazione? Che ne è della sostenibilità locale? L'effetto di queste missioni sono piccoli stagni d'acqua in mezzo al deserto che, a discapito di ingenti risorse, permettono la nascita di fragili oasi destinate purtroppo a scomparire al primo sole. Come per Emergency, così per le missioni, l'accoglienza nelle chiese locali instabili e localistiche è spesso accompagnata da deleghe e speranze che purtroppo nel tempo sono destinate ad essere deluse. È questo il modo migliore di fare missione?

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Riformatori compiuti (II). Le accuse al riformatore religioso

I riformatori dell’evangelo devono avere lo scorza dura e il cuore tenero. Devono essere pronti a sostenere l’accusa di essere sobillatori, disturbatori, portatori di confusione e di instabilità. Se lo fanno per ragioni carnali, sarà un’accusa fondata. Se lo fanno con autorità spirituale ed integrità morale, sarà parte della loro chiamata riceverla. In una nazione che ha sempre resistito alla Riforma evangelica, possa il Signore far sorgere dei riformatori compiuti con che siano scrupolosi e pronti ad affrontare le accuse che deriveranno affinché, tramite la potenza dello Spirito Santo, molti vengano a sperimentare la libertà in Cristo, e per la gloria di Dio soltanto.

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Oltre lo stato di emergenza (II). Finirà l’interventismo dello Stato?

La cultura evangelica, ispirata com’è dal principio della sovranità delle sfere, non può che salutare con gratitudine la fine dello stato di emergenza, non solo per ovvi motivi sanitari (la pandemia è in recesso), ma anche per motivi istituzionali (il ripristino di modalità di governo più rispettose del pluralismo).

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Lo scandalo della mente evangelica, 30 anni dopo

Sono passati trent’anni dalla pubblicazione di un libro che, a suo modo, ha segnato una generazione di intellettuali evangelici. Stiamo parlando di Mark Noll, The Scandal of the Evangelical Mind, Grand Rapids, Eerdmans 1992. A 30 anni di distanza, riproponiamo la segnalazione bibliografica pubblicata su Studi di teologia (1996) N. 15, pp. 87-88 che contiene molti spunti che interpellano l’evangelicalismo italiano.

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Oltre lo stato di emergenza (I). Sempre fedeli, mai soli

In un certo senso, la fine dello stato di emergenza è un momento che ricorderemo. Mentre abbiamo nel cuore molte domande aperte su quello che è successo, le pietre miliari ci offrono opportunità uniche per riflettere intenzionalmente sulle aree della nostra vita che dobbiamo cambiare. Ci sono anche aspetti positivi nei momenti di stress e pressione.

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Predicare l’evangelo oggi. Spunti dalla Spagna

Per affinità culturali e spirituali, aiuterebbe l’Italia evangelica guardare anche a mondi più vicini, come ad esempio la Spagna. Per retaggio storico, sfide culturali e consistenza dell’evangelicalismo, la Spagna è un mondo per molti versi parallelo all’Italia, per alcuni aspetti più avanti rispetto a noi quanto a reti evangeliche funzionanti, ma comunque molto simile.

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Accogliere i rifugiati? Sì, ma come, chi, perché?

Come evangelici dobbiamo sviluppare una teologia responsabile dell'accoglienza e dell'integrazione in cui le chiese, le agenzie e lo stato svolgono un ruolo in questo compito complesso ma inevitabile, con l'obiettivo di offrire aiuto a chi è nel bisogno e fornire modi per promuovere la cittadinanza collaborativa da parte di coloro che sono accolti. Questo punto di vista non sta nella polarizzazione destra-sinistra.

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Le sfide della teologia (I). Agostino e la necessità della formazione

L’impressione è che le chiese evangeliche in Italia siano ancora incerte sul riconoscere il bisogno di formazione diffusa e sull’investire nel cercare di acquisirla. Agostino intendeva formarsi non per ottenere una carica più alta, ma per rispondere ai bisogni della chiesa in vista della gloria di Dio. Non ci resta che metterci in ascolto di questo grande teologo del passato e fare tesoro dell’esperienza che ha vissuto.

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Tertulliano, il padre della dottrina della Trinità

Essendo stato tra i primi Padri a parlare e scrivere in latino, Tertulliano ha plasmato la rotta della chiesa d’Occidente dotandola di parole che hanno aiutato, non ad aggiungere concetti nuovi, ma a rendere dicibili verità della rivelazione biblica che proprio in quei secoli stavano trovando la loro formulazione dottrinale stabilizzata.

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Consacrare la Russia a Maria. Qualche evangelico “ecumenico” dirà qualcosa?

La guerra in corso suggerisce a tutti di smorzare le polemiche inutili in questo momento drammatico. Tuttavia, questa notizia non può non suscitare qualche riflessione tra i credenti evangelici almeno. Per appartenenti ad altre famiglie cristiane (cattoliche, ortodosse), si tratta di qualcosa di totalmente organico alla loro fede, ma per un evangelico?

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In carne e ossa (VII). Corpi disciplinati

La disciplina corporea è ristretta alla nostra vita terrena, ma in questo periodo limitato ha un certo valore. Inoltre, un corpo disciplinato non è riservato agli atleti. Al contrario, è per tutti i cristiani. L'obiettivo della disciplina dell’esercizio fisico regolare per il portatore dell’immagine rinnovata di Dio dovrebbe essere il buon funzionamento del corpo.

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