La tragedia dell’Afghanistan. Non bastano le mani giunte sui social

Cosa succederà ora? Che ne sarà delle donne? Saranno chiuse le scuole per loro? Quale sarà il destino di chi non vuole sottomettersi al regime? Cosa sarà dei cristiani? Sono tutte domande tragicamente aperte, le cui risposte sono tanto dure da accettare quanto scontate. Abbiamo provato a farle ai nostri amici afgani e la risposta è stata un pianto.

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Verso le Giornate teologiche (II). Se una preghiera biblica diventa un cattivo modello di preghiera

La vita di preghiera è molto più ricca e più varia della ripetizione della preghiera di Iabez. La Bibbia dice che essa è fatta di “suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti” (1 Timoteo 1,1) e ridurla ad una sola preghiera è un tragico impoverimento. Semmai, il modello di preghiera non è quella di Iabez, ma quella che il Signore Gesù ci ha insegnato nel “Padre nostro” (Matteo 6,9-13).

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Gino Strada (1948-2021). Grandezza e limiti della “religione di un solo comandamento”

La vita di Strada ha illustrato la grandezza e i limiti della “grazia comune” di Dio. La grazia comune è la grazia con cui Dio benedica l’umanità nel preservare il mondo dagli effetti devastanti del peccato e nel seminare la sua ricchezza nelle vocazioni umane. La grazia comune è stata sicuramente all’opera nella passione di Strada per la pace, la guarigione dei malati, l’aiuto ai poveri, la denuncia delle ipocrisie.

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Verso le Giornate teologiche (I). Un appello per una riforma spirituale

Si terranno il 10 e l’11 settembre le Giornate teologiche dell’Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione di Padova, un appuntamento storico di approfondimento e dialogo per l’evangelismo italiano in rete con quello internazionale. Quest’anno le GT avranno come tema “La preghiera, questa sconosciuta”.

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Dietro ogni medaglia c’è un mondo più o meno connesso. Lezioni per la chiesa evangelica

Fino a quando, per grazia di Dio, non costruiamo una rete evangelica minimamente connessa e credibile, nessuna medaglia arriverà. Al massimo, le nostre micro-reti ci preparano a gare improvvisate e ininfluenti, ma non alle medaglie olimpiche. Per queste, bisogna entrare in mondi fatti di macro-reti che fanno leva su una comune appartenenza: quella della famiglia evangelica allargata che ha (con tanti limiti e difetti) una sua identità biblica, storica e progettuale.

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Tendenze della missione in Europa. Un rapporto pieno di spunti ma con un (importante) punto cieco

Lo scopo della missione della chiesa resta immutati nel tempo, qualunque sia il contesto: essere discepoli che seguono fedelmente Cristo in ogni sfera della propria vita e formare comunità di discepoli che insieme danno testimonianza fedele della vita, della morte e della risurrezione di Cristo. Ma questa missione si adempie fedelmente quando insieme riconosciamo che c’è un campo di missione. Europe 2021, offre una occasione, tra molte altre, per considerare in quali modi stiamo pensando e vivendo la missione e per incoraggiare la chiesa evangelica a pregare e agire con maggiore consapevolezza della posta in gioco.

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Esclusivisti religiosi, pluralisti politici. È possibile, anzi necessario

Alcuni evangelici che hanno le idee confuse sulla relazione tra una fede esclusiva e la promozione del pluralismo politico dovrebbero leggerlo per imparare a non accontentarsi di forme caricaturali della fede evangelica e per scoprire le ricchezze di una fede esclusiva da vivere in un modo diversificato.

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Una super-religione ci salverà? Intorno ad un libro di Marco Ventura

A livello globale, non è difficile intravedere l’avvolgimento della super-religione nelle attività degli organismi internazionali. Talvolta i tavoli sulla libertà religiosa sono intrecciati a quelli sulla prosperità e sullo sviluppo che, a loro volta, spingono ad azioni “spirituali” (come la preghiera comune).

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Bavinckiana (VI). Dio soffre e gioisce con noi … eppur non cambia!

La Bibbia attesta che Dio partecipa attivamente alla vita delle sue creature dimostrando che, pur nella sua immutabilità, Egli non è insensibile a ciò che sperimentano: “Nella vita dei figli di Dio, c’è un alternarsi coerente di sentimenti di colpa e della coscienza del perdono, delle esperienze dell’ira di Dio e del suo amore, del suo abbandono e della sua presenza”.

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Albert Vanhoye (1923-2021), il biblista gesuita e le ingenuità sul metodo storico-critico

Di particolare interesse per i lettori evangelici è il ruolo svolto da Vanhoye nella redazione del testo della Pontificia Commissione Biblica “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa” (1993), al tempo in cui lo studioso gesuita francese era segretario della commissione. In quel testo, il metodo storico-critico fu ufficialmente definito e difeso al più alto livello magisteriale della chiesa cattolica.

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Libertà religiosa: è un problema in Italia? Intervista a Damaris Marletta

Quando il dibattito pubblico in Italia si concentra sulla libertà religiosa, tendenzialmente lo fa parlando di Paesi lontani, di realtà estranee ai paesi democratici occidentali, eppure, come dichiarato in un’intervista rilasciata al magazine olandese IRS, l’avvocato Damaris Marletta, e non solo lei, ritiene che la libertà religiosa sia un dossier ancora aperto e su cui lavorare nel nostro paese.

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Chi sarà il prossimo papa? L’identikit “cattolico evangelico” di George Weigel

Lui (Weigel) vuole fare credere che il cattolicesimo romano possa (anzi debba) essere anche “evangelico”. Molto tradizionale nella dottrina (anti-evangelica), molto appassionato e impegnato nelle dinamiche (simil-evangeliche). È questo il tipo di papa nuovo che auspica.

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Aiuto, anche gli atei hanno paura della “cancel culture”

L’intervista a Onfray è un’ulteriore conferma di quanto diceva il grande apologeta Cornelius Van Til: anche l’ateismo, come qualsiasi altra matrice di pensiero, è un “parassita” del cristianesimo biblico. Ne prende un pezzo e vive di rendita appoggiandosi, senza peraltro riconoscerlo. Quando deve “reggere” la vita da solo, scopre che è inetto a farlo, anzi dannoso.

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La fede evangelica è trinitaria o non è (III). Sette tesine su Trinità e società

Il pensiero trinitario è un criterio regolatore e di rendicontazione che apre spazi di azione coraggiosa, di libertà creativa, di intrapresa e ridimensiona le pulsioni prevaricatrici di ogni centro di autorità. Ciascuna sfera è chiamata a rispondere dell’esercizio della propria sovranità.

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Reddito di cittadinanza, il problema è concettuale

Concepire il reddito o comunque una prestazione economica che non sia collegata al lavoro è un concetto sbagliato. Il reddito non può essere erogato in base ad una condizione statica e “astratta”, ma sempre associato al lavoro, ad un impegno, ad un’attività pratica o intellettuale che concorre alla creazione di valore per il bene proprio e degli altri.

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