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Parliamo dello stesso Dio?

Di fronte alle sirene delle unità inter-religiosa di cui la “Giornata per la Fratellanza Umana” è figlia, è meglio restare fedeli a Colui che disse “Io sono il Signore Dio tuo, non avere altri dii al di fuori di me” (Esodo 20,1-4). Questo Dio, il solo e vero Dio e Padre, si è rivelato nella Persona del Figlio incarnato, il Signore Gesù, e nell’invio dello Spirito Santo, terza Persona della Trinità. Questa è la fede una volta e per sempre tramandata ai santi (Giuda 4).

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Declino o risveglio? (II) Per Tim Keller il futuro può essere evangelico

Per il teologo, infatti, la chiesa non è destinata a sparire, né a diventare irrilevante nella cultura americana, ma anzi, se pronta al cambiamento, potrà soccorrere le ferite che presto si apriranno di una cultura che tende alla radicale secolarizzazione eliminando ogni assoluto morale e puntando sull’individualismo sfrenato che frammenta ed atomizza la società.

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Si sgretola o si sposta? Cosa sta succedendo al cristianesimo globale

L’Europa, gli Stati Uniti e l’America Latina rappresentano casi in cui la riduzione e lo spostamento si accavallano. Infatti, sebbene la percentuale di persone che si dichiarano cristiane tra gli autoctoni diminuisca, i movimenti migratori contribuiscono all’espansione del cristianesimo, soprattutto in Europa e USA, tra persone provenienti dal Sud del mondo.

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Laboratorio della predicazione 2023 (II). La voce ai partecipanti “missionari”

Sarebbe bello se la falsa narrazione cambiasse da quella della disperazione a quella dell'incoraggiamento per ciò che Dio sta facendo in Italia, in modo che quando Dio porta altri operai in questo campo, essi arrivino pronti a servire umilmente e desiderosi di investire nel rafforzamento di progetti esistenti come questo.

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Kigali sfida Canterbury. Una nuova pagina nell’anglicanesimo?

E’ interessante che, in Occidente, le notizie da Kigali non abbiano ricevuto alcuna copertura mediatica, sia nella stampa secolare che in quella religiosa. Il solito occhio cieco di chi non vuole vedere la crescita del movimento evangelicale nel mondo o prova imbarazzo di fronte a prese di posizione che non sono “politicamente corrette”, ma biblicamente solide?

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Quel mappamondo a forma di giubbino. Un ricordo di George Verwer (1938-2023)

Chiunque abbia incontrato George Verwer negli ultimi trent’anni in occasione di conferenze o incontri vari, lo ricorda così: col suo giubbino-mappamondo indossato mentre sollecita preghiere per l’India, per le navi missionarie, per i progetti evangelistici nelle aree più sperdute e difficili.

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