A distanza di cinquant’anni ripenso ad “Happy Days” e mi chiedo quale fosse la visione religiosa della serie. Mentre c’erano tutti gli ingredienti del conservatorismo compassionevole, mancava una esplicita matrice religiosa.
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Che l’Italia non sia mai nei primi posti delle classifiche sulla lettura è ormai risaputo. Eppure alcuni dati mostrano tendenze in miglioramento. L’interesse rinnovato nella lettura trova gli evangelici in linea con la situazione generale o li vede come eccezione?
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Nei capitoli finali, Machen si impegna ad affrontare le maggiori critiche mosse dai liberali contro la dottrina della salvezza. Tra le questioni in ballo, salta all’occhio quella legata all’esclusività della redenzione.
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Tutto il discorso sulla cattolicità del fascicolo, per quanto utile e condivisibile, non aiuta i lettori a uscire dalla bolla nord-americana e a guardare alla cattolicità evangelica da un punto di vista storico e istituzionale più responsabile.
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È possibile avere un’idea dello stato di salute in cui versa il cristianesimo globale? Delle sue tendenze, delle sue direzioni e delle sfide a cui è soggetto?
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50 anni dal Patto di Losanna e 50 anni dalla fondazione dell’Alleanza Evangelica Italiana. Sono due importanti anniversari che rappresentano eventi importanti nella storia del movimento evangelico, seppur con i loro diversi impatti.
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Dopo Chieti, Pozzuoli e Pieve di Cadore, la quarta edizione di Somnium – Vivere con e per l’altro ha varcato la frontiera italiana con meta Zurigo, città colma di testimonianze legate alla Riforma del XVI secolo.
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L’analisi di Blocher dell’ecclesiologia cattolica dovrebbe essere letta e studiata da tutti gli evangelici che ambiscono a “dialogare” col cattolicesimo ad ogni livello: locale, nazionale ed internazionale.
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Come ai tempi di Machen, anche oggi il liberalismo nelle sue versioni aggiornate colpisce al cuore la dottrina della Scrittura.
Da sistematico, lo sforzo di Blocher è di penetrare l’ecclesiologia cattolica, non soltanto affastellando dati, ma sviscerandone la struttura interna e cercando di coglierne i collegamenti che legittimano l’alta concezione che la chiesa di Roma ha di sé.
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Si può guardare Rai Uno, Rai Due, Rai Tre e tutti gli altri canali, ma è la stessa melassa, o quasi. Dopo 70 anni, la Rai è l’impresa culturale più importante del Paese, ma è ancora deficitaria quanto al grado di pluralismo che rispecchia.
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Nessun cristiano può dirsi escluso dal diritto-dovere di imparare come si studia la parola di Dio e, più in generale, dovrebbe sempre ritenersi in un processo continuo di formazione.
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Considero Henri Blocher tra i primi quattro teologi sistematici evangelici viventi, insieme a John Frame, Paul Wells e Pietro Bolognesi.
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C’è una grandissima differenza di atteggiamento nei confronti di Gesù il Signore, tra liberalismo moderno e cristianesimo.
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Loci Communes si è creato un piccolo spazio a dimostrazione che c’è interesse sempre crescente di orientarsi cercando una prospettiva biblica radicata nel solco della storia e dell’identità evangelica, partendo dal contesto italiano.
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Era solo un’applicazione sbagliata del marxismo-leninismo o era questa ideologia ad essere intrinsecamente liberticida?
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Lo Stato italiano ha dato seguito alla direttiva istituendo il Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani per il periodo 2022-2025.
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Dieci articoli raccontano una piccola storia, ma comunque significativa. Essa incoraggia a investire nella cultura evangelica a cui LC vuole dare voce.
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Il Natale è l'occasione per celebrare la volontà trinitaria manifestata in un disegno benevolo, per un'eternità di gioia alla presenza del Dio tre volte Santo. Buon Natale.
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Abbiamo pensato ai regali, al pranzo, agli inviti, alcuni al presepe … ma abbiamo una teologia biblica dell’incarnazione per fare vera festa?
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