Antonio Morra
Antonio Morra
Antonio Morra si è formato negli USA, laureandosi in teologia e ministero cristiano. Giornalista, conferenziere e autore di 6 libri tra cui il bestseller Porno Tossina. Negli ultimi 15 anni ha svolto conferenze e consulenze in 12 nazioni su temi come sessualità, dipendenze e sfide della nuova generazione. E’ uno dei pastori della chiesa cristiana evangelica di Giugliano (NA) dove si prende cura anche del gruppo Giovani. È sposato con Teresa dal 2014 e hanno due bambini.
Nell’annuncio ufficiale del cardinale Kevin Farrel è stato detto che è "tornato alla casa del Padre”. È lì veramente?
L’amicizia biblica è un’amicizia matura, non superficiale. È un’amicizia solida, non temporanea. È un’amicizia che sfida a crescere, non che dice solo sì. È un’amicizia per la gloria di Dio, non per appagare i nostri bisogni.
La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima…
Ogni parola che “sentiamo” da Dio deve essere verificabile nel contesto, nel carattere di Dio, e nel Vangelo.
Il suo pontificato, con i suoi atteggiamenti inclusivi nei confronti di tutti, il suo rumoroso silenzio sulla dottrina tradizionale e il suo linguaggio ambiguo, il suo marianesimo integrale e la sua mancanza di chiarezza su diverse questioni chiave, ha suscitato molte perplessità.
Se non ci battiamo per la fede, una volta per tutte trasmessa ai santi, che ne sarà di quelli che verranno dopo di noi?
Nelle città universitarie le chiese evangeliche sono sempre sfidate a pensare a come la testimonianza dell’evangelo possa interfacciarsi con l’università.
Il diritto all'adozione a qualunque costo come idea fissa che trascura ogni altro problema, come un boomerang, prima o poi potrà rivoltarsi contro il padre/madre e il figlio.
Dio suscita uomini e donne straordinarie per tempi particolari, ma generalmente usa persone ordinarie come me e te, chiamate a servirlo con i loro doni ordinari per il bene della chiesa.
In un anno in cui la chiesa cattolica promuove il suo “anno santo” (impropriamente chiamato giubileo), il progetto artistico promosso dall’ICED mette in luce alcuni tratti del giubileo biblico; non un evento religioso, piuttosto una realtà e un’occasione di ripartenza possibile per tutti coloro che si affidano a Dio in fede e ubbidienza.
La crisi dell’informazione ha tre traiettorie: troppe informazioni, troppo velocemente e algoritmicamente orientate.
La “zona grigia” è quello spazio ampio e inclusivo, dai confini volutamente non definiti, ma che comunque rappresenta il cattolicesimo della maggioranza degli italiani.
Nel linguaggio ecumenico maggioritario, Nicea è considerata la base comune a tutti i cristiani.
Il cibo è memoria, cultura, rito, comunione e, in Italia, in particolare, spesso diventa identità, senso di appartenenza e fulcro della socialità
La cattolicità è una parola contesa e contendibile. La chiesa di Roma se ne è appropriata incorporandola nella definizione di sé: cattolicesimo romano. Per secoli essere “cattolico” è stato sinonimo di “cattolico romano”. Non più.
Se si pensa alla famiglia all’italiana, si immaginano subito nuclei familiari numerosi con vecchi e bambini, zii e cugini, padri e madri che mangiano e parlano con gusto.
Come può una donna nominata così poche volte nel Nuovo Testamento, allora, essere elevata ad un modello per le donne cristiane e per la loro conoscenza della sana dottrina?
Il mondo evangelico ha bisogno di prospettive fedeli, aggiornate e complete sul cattolicesimo romano.
La chiesa è un luogo in cui si può sperimentare una vera comunione che va oltre gli interessi condivisi. Anche i nostri bambini possono beneficiare ed essere benedetti da questa controcultura.
Nel Cinquecento, Calvino da Ginevra aveva contatti in tutta Europa e seguiva con interesse la vita di molte chiese disseminate nel continente. “Perché oggi invece ciascuno sembra vivere in modo isolato e pochi si prendono cura gli uni degli altri?”
Senza giudizio, i concetti stessi di giusto e sbagliato, di bene e male sarebbero privi di significato. Se non c'è giudizio, allora non c'è nemmeno giustizia.
Il dogma della felicità è una costruzione fragile, ideologicamente connotata e filosoficamente discutibile.
Nella sua complessità relazionale, organizzativa, sociale, vocazionale il lavoro può e deve essere rivisto alla luce della Scrittura.
In modo parallelo alla Francia, anche in Italia si è avuta negli ultimi decenni una crescita di interesse per la teologia riformata in seno all’evangelicalismo.
Alcuni passaggi del Sermone sul Monte sono diventati, infatti, massime utilizzate anche nel linguaggio comune.
La circoncisione è il tipo di cui la rigenerazione, non il battesimo, è l’antitipo. La circoncisione del nuovo patto incide il cuore e ciò significa che non può essere scambiata con un segno esterno.
La Bibbia non parla dell’autorità in astratto ma sempre in un contesto pattizio: dato, infranto, ristabilito.
Il desiderio di voler vivere per sempre è legittimo, ma la soluzione alla morte non può essere data dalla scienza, né da altre comprensioni che non si fondano sul vangelo.