Antonio Morra
Antonio Morra
Antonio Morra si è formato negli USA, laureandosi in teologia e ministero cristiano. Giornalista, conferenziere e autore di 6 libri tra cui il bestseller Porno Tossina. Negli ultimi 15 anni ha svolto conferenze e consulenze in 12 nazioni su temi come sessualità, dipendenze e sfide della nuova generazione. E’ uno dei pastori della chiesa cristiana evangelica di Giugliano (NA) dove si prende cura anche del gruppo Giovani. È sposato con Teresa dal 2014 e hanno due bambini.
Resta la domanda: le nostre chiese sono comunità della contentezza cristiana o del “mai una gioia”?
Il nostro cuore, seppure rigenerato, è tentato da pensieri vani che lo disturbano; a noi la responsabilità di non garantire loro vitto e alloggio
Il 2033, appunto. Questo è la prossima, strategica tappa del cammino immaginato e programmato dal movimento ecumenico.
L’idolo della popolarità, del successo e della ricchezza, al quale gli uomini sono disposti a sacrificare tutto, è uno degli inganni più grandi nei quali si possa cadere.
Il nostro cuore, seppure rigenerato, è tentato da pensieri vani che lo disturbano; a noi la responsabilità di non garantire loro vitto e alloggio
Il Riformatore francese ha, tra le altre cose, sostenuto la battaglia per l’evangelo biblico contro le perversioni del cattolicesimo.
Il cattolicesimo si è imposto all’attenzione degli evangelici USA, non più nella sua forma più devozionale ed esotica, ma ad un livello alto ed attraente.
L'uso della Bibbia digitale è solo una semplice e innucua "comodità", oppure sta cambiando la nostra relazione con la Scrittura?
La natura non è più “naturale” da moltissimo tempo, dal momento in cui è stata maledetta a motivo della disubbidienza della prima coppia umana
Da qualche tempo, tuttavia, assistiamo ad un movimento del pendolo verso l’immaginario del ruolo pastorale desunta dai padri della chiesa antica e medievale.
Può lo Stato stabilire un modello di vita normativo fino al punto da imporlo a tutti?
L’era della post-verità ha cambiato il modo di fare giornalismo? Come sono cambiate le notizie e il modo di darle? Esiste una responsabilità cristiana nel modo di pensare al giornalismo che possa aiutare a navigare anche in questi tempi di incertezza informativa?
È da decenni che le soglie della vita in entrata e in uscita sono sotto pressione nelle nostre società. Prima l’inizio vita, poi il fine vita, ora sottoposti ad una manovra a tenaglia.
L’intellettuale bolognese ha dedicato la sua vita a gridare nel deserto, ma le sue urla, in parte legittime, non hanno fatto altro che evidenziare alcuni dei sintomi ma non la loro causa comune.
Gli evangelici sono conosciuti come “il popolo del Libro”. Ma in che senso lo sono, se lo sono?
Sartorio sfiora alcuni nodi della crisi contemporanea. Non si tratta solo di secolarizzazione, ma di scristianizzazione della società. Meglio ancora: di esculturazione, di progressiva espulsione del cristianesimo dalla carne viva della cultura occidentale.
La stragrande maggioranza dei credenti vive forme di multivocazionalità: intrecciato all’impegno nella chiesa locale ha una professione.
E gli evangelici? Dopo sessant’anni hanno capito cosa è successo nel cattolicesimo allora e lo stanno capendo ora?
La visione biblica parte da semplici domande: "A chi appartiene davvero il mondo in cui viviamo? Di conseguenza, a chi fare riferimento per la sua gestione e custodia?"
La chiesa nasce dal vangelo, lo assimila, vive il vangelo, testimonia il vangelo. Solo così può essere al centro.
Il risveglio eccolo qui, eccolo là. Non c’è dubbio che gli evangelici sono molto sensibili alla parola risveglio.
La chiesa abbatte barriere perché è la Parola di Dio che lo comanda. Non ci sono distinzioni davanti a Dio.
Mentre Dio chiama il suo popolo nella città per essere testimone della potenza del Vangelo e pregare per un cambiamento, Dio usa anche la città per trasformare e far crescere il suo popolo.
Il movimento potrebbe cambiare in futuro, dato che la mariologia, non essendo governata dalla sola Scrittura, è concettualmente aperta ad evoluzioni.
Se c’è un’urgenza per la chiesa evangelica globale oggi è quella di formare una generazione di leader culturalmente consapevoli e teologicamente solidi che sappia navigare le nuove sfide del mondo contemporaneo. Le collaborazioni sono spesso impedite da muri di discordia e incomprensione.
Tra i tanti libri usciti sul tema, si tratta di un libro unico nel suo genere perché interroga l’uso superficiale di Nicea e mostra come l’unità cristiana è un dono di Dio per i credenti nati di nuovo che, in ascolto e ubbidienza alla Parola di Dio, professano e vivono la fede una volta e per sempre tramandata ai santi.
La voce data a chi è ai margini mostra anche uno specchio di una religiosità che, per quanto sbandierata, non porta alcun cambiamento sociale e morale.